véla s. f. [lat. vēla, pl. di vēlum «vela», passato a femm. sing. nel latino parlato]. – 1. a. Telo, o insieme di teli aggiuntati (ferzi), di varia forma e grandezza, rifinito a regola d’arte e applicato all’alberatura di un natante per provocarne l’avanzamento sfruttando l’azione del vento: v. quadre, v. triangolari o latine, v. auriche, a seconda della forma (quelle auriche sono all’incirca trapezoidali); vele di taglio, denominazione comprensiva delle vele auriche e latine (rande, fiocchi, ecc.); v. maestra, di mezzana, vele quadre inferite ai rispettivi alberi; v. di gabbia, nei velieri a vele quadre, la seconda vela dal basso inferita all’albero di maestra, spesso divisa in due (gabbia alta e gabbia bassa); v. Marconi o alla bermudiana, nelle moderne imbarcazioni da regata, vela a triangolo rettangolo molto allungato; v. al terzo, al quarto, vele auriche fissate all’albero da una pennola inclinata sospesa a un terzo o a un quarto della sua lunghezza; vele di cappa (o di fortuna), quelle che un veliero tiene spiegate per affrontare un cattivo tempo, ossia quando è costretto a tenere la cappa, e sono la trinchettina, le gabbie basse, i trevi terzarolati, la randa di cappa (vele di fortuna può indicare però anche vele rabberciate alla meglio per sostituire quelle normali perdute per cattivo tempo); v. volante, v. volante1, n. 2 a; per mezza vela, v. mezzavela. Locuz. varie: gioco di vele, il corredo di vele in dotazione a una nave, escluse le v. di rispetto (cioè di riserva); forza di vele (v. forza, n. 7 a); sciogliere, spiegare, alzare, aprire le v., per salpare; calare, raccogliere, ammainare, mollare le v., per fermarsi (e in usi fig., letter., smettere di lottare, rallentare la propria attività, cedere, ecc.: in quella parte Di mia etade ove ciascun dovrebbe Calar le v. e raccoglier le sarte, Dante; se col fuoco infernale e crudele Ci struggi, a me bisogna acconsentirti, Calar le sarte e raccoglier le vele, Pulci); far vela, dare la v. al vento o, meno com., ai venti, spiegare le vele e partire: i marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a’ venti e del porto d’Allessandria si partirono (Boccaccio); far vela per ..., drizzare le v. verso un luogo, indicando la direzione o destinazione (far vela si usa a volte anche nel senso fig. di muoversi, andare via da un luogo, partire per una determinata destinazione); andare, avanzare, navigare a gonfie v., meno com. a piene v., ant. a piena v. o a v. piena, ricevendo in pieno il vento: A piena v. si cacciaron lunge Da la crudele e sanguinosa spiaggia (