Vassallàggio

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vassallaggio


vassallàggio s. m. [der. di vassallo]. – 1. Nel rapporto feudale (v. feudalesimo), è l’atto mediante il quale un uomo libero (detto in lat. mediev. vassus) si assoggetta a un altro (detto senior) promettendogli fedeltà e ricevendone in cambio la promessa di protezione. È detto latinamente commendatio, e costituisce l’elemento personale del feudo (v.), in contrapp. a quello reale, detto beneficium. 2. fig. Stato di soggezione, di stretta e anche servile dipendenza: v. politico, economico, culturale; ribellarsi contro ogni forma di v. a una potenza straniera. 3. In diritto costituzionale e internazionale, relazione giuridica che sussiste tra un ente superiore (stato «sovrano» o, con termine francese, suzerain) e un ente subordinato al primo (stato «vassallo»), verso il quale è sottoposto a obblighi di varia natura: il lungo v. della Serbia (e della Romania, della Bulgaria, dell’Egitto, ecc.) all’Impero ottomano.