v, V (vu, meno com. vi, ant. o region. ve ‹vé›) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha conservato in comune con essa il nome, distinguendosi all’occorrenza la u «vocale» (la nostra u) dalla u «consonante» (la nostra v). L’una e l’altra hanno origine dalla sesta lettera dell’alfabeto fenicio, che rappresentava la semiconsonante u̯, attraverso la lettera greca υ, che dal primitivo valore di ‹u› vocale passò nella pronuncia ionico-attica a ‹ü› (primo effetto di una tendenza che nel greco medievale e moderno avrebbe finito col trasformare quel suono in ‹i›), mentre la pronuncia u si conservò in altri dialetti greci. Dall’alfabeto greco della colonia calcidese di