Ultramoderato

Neologismi (2008)

ultramoderato


agg. Più che moderato. ◆ la linea ultramoderata suggerita dal capogruppo del Ppe, il tedesco Hans Poettering (più vicina alle posizioni della Commissione di [Romano] Prodi che a quelle della presidenza portoghese del Consiglio) è stata sacrificata in nome della coesione interna, scelta maturata nella riunione dei popolari ieri mattina. (Foglio, 4 febbraio 2000, p. 1, Prima pagina) • [tit.] L’Ulivo va a destra / Guerra, Fiat, questione sociale, giustizia, sciopero generale: il centrosinistra si riscopre americano, liberista, ultramoderato (Liberazione, 17 ottobre 2002, p. 1, Prima pagina) • Per dare visibilità a un progetto che [Franco] Grillini definisce «ultramoderato» e Foschi «giusto», l’appuntamento è, come detto, per stamattina. La cerimonia sarà officiata da alcuni consiglieri di Roma (Monica Cirinnà dei Verdi e i diessini Maurizio Bartolucci e Enzo Foschi) e da altri, che arriveranno da Milano, Padova e Bologna. (Alessandro Capponi, Corriere della sera, 21 maggio 2005, p. 14, Politica).

Derivato dall’agg. moderato con l’aggiunta del prefisso ultra-.