Tampóne

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tampone


tampóne s. m. [dal fr. tampon, forma nasalizzata di tapon, affine all’ital. tappo]. – 1. In medicina e igiene, nome dato a varie confezioni o preparazioni in materiale assorbente (cotone idrofilo, garza, carta speciale, e simili, in batuffoli, fogli, cuscinetti, piccole masse stipate o ripiegate, ecc.), eventualmente medicato. A seconda della finalità igienica o terapeutica, essi vengono o semplicemente applicati sulla parte interessata (a scopo di medicazione; nell’igiene intima della donna, ecc.) oppure premuti (come mezzo meccanico di emostasi) o anche strisciati (per il prelievo di essudati o altro materiale patologico). T. diagnostico (o t. per prelievi batteriologici), batuffolo di cotone idrofilo sterile opportunamente arrotolato attorno all’estremità di una bacchetta di vetro o metallo, e destinato a essere strisciato sulla superficie di una cavità naturale (faringe: t. faringeo; vagina: t. vaginale, ecc.) per praticare la ricerca e l’eventuale coltura di microrganismi patogeni; la bacchetta viene quindi riposta in una provetta tappata con cotone. Nell’uso corrente, si dice tampone (nella locuzione fare il t.) anche il prelievo stesso e l’esame che si fa dell’essudato o di altro materiale patologico. 2. a. Qualsiasi mezzo di fortuna (tappo, palla di cenci, stoppa pressata, ecc.) con cui si chiude provvisoriamente un’apertura prodottasi nelle pareti di un recipiente per arrestare la fuoriuscita del liquido, o una falla in un’imbarcazione, ecc. Di qui, l’uso frequente in senso fig., per lo più con funzione attributiva (invar.), in riferimento a rimedî, interventi o iniziative con cui si cerca di arginare o risolvere con prontezza, anche se provvisoriamente, difficoltà o situazioni di emergenza: programma t., misure tampone, interventi tampone, ecc.; il governo ha varato un provvedimento t. inteso a frenare almeno in parte la crisi occupazionale. b. In tipografia, sinon. di mazzo (v. mazzo2). c. Batuffolo di feltro o di cotone avvolto in tela rada, con il quale si distendono vernici a base di gommalacca; per la lisciatura a tampone, v. lisciatrice. d. Cuscinetto di feltro o di lana, coperto di tela e imbevuto d’inchiostro, che serve a inchiostrare i timbri. e. Arnese da scrivania per asciugare la scrittura a inchiostro, formato da un corpo di legno o metallo o marmo o materia plastica, ricurvo nella parte inferiore, sul quale vengono fissati, mediante una tavoletta avvitata fornita di manico, più strati di carta assorbente in strisce. 3. Sinon. ormai raro di respingente, con riferimento a veicoli su rotaie. 4. a. In elettrotecnica, carico t., il resistore disposto in parallelo a un generatore al fine di stabilizzarne grossolanamente la tensione; per i generatori di tensione continua (macchine rotanti o raddrizzatori statici) è spesso usata come carico tampone una batteria di accumulatori, detta, in tal caso, batteria tampone. b. In elettronica e in informatica, per traduz. dell’ingl. buffer (v.), circuito t., memoria t., registri più o meno estesi in cui possono essere immagazzinati temporaneamente dei segnali digitali che rappresentano dati o istruzioni, in attesa di essere trasferiti ad altri circuiti. c. In termotecnica, t. di vapore, la presenza, in un condotto contenente liquido, di un cuscinetto di vapore del liquido stesso, che spesso è causa di cattivo funzionamento o addirittura dell’interruzione nel funzionamento di una macchina o di un’apparecchiatura. 5. a. In chimica, ogni miscela (costituita in genere di un acido o una base debole e di un loro sale) che, presente in una soluzione, si oppone alle variazioni di pH dovute all’aggiunta di acido o alcali. Si dice che la miscela possiede e presenta azione t., e la sua soluzione si dice soluzione t.; si parla inoltre di capacità t. di una soluzione, per indicare il rapporto tra la quantità di base o di acido aggiunta alla soluzione e la variazione di pH. Particolare importanza hanno le soluzioni tampone in biologia, in quanto evitano le forti variazioni di pH conseguenti al metabolismo di organi; in medicina vengono usate per stabilizzare estratti opoterapici e soluzioni di farmaci da iniettare. b. In fotografia, sviluppo t., bagno di sviluppo a debole alcalinità, ottenuto da una soluzione fortemente alcalina a base di carbonato sodico o idrossido di sodio o borace, che viene resa quasi neutra con l’aggiunta di un acido debole (per es., acido borico): in tal modo uno stesso bagno può venire usato più volte senza che la sua alcalinità si alteri sensibilmente, e si può contare perciò su una certa costanza di risultati. ◆ Dim. tamponcino.