Superbonus

Neologismi (2008)

superbonus


(super-bonus), s. m. inv. Incentivazione speciale; con particolare riferimento all’incentivo economico assegnato per legge ai lavoratori del settore privato che scelgono di non andare in pensione, pur avendone maturato il diritto. ◆ Sono poche, ma importanti, le novità in materia di pensioni che il governo ha deciso di inserire nella Finanziaria 2004. Si comincia da quella che interessa direttamente chi sta maturando i requisiti per ottenere il trattamento di anzianità: 35 anni di contributi e 57 di età i lavoratori dipendenti privati e pubblici, ancora 35 anni di versamenti e 58 di età gli artigiani, i commercianti e i coltivatori diretti. Per indurre queste persone a non lasciare il lavoro, viene messo in campo il cosiddetto superbonus. Dal primo gennaio del prossimo anno, chi s’impegna a restare in attività almeno per un biennio otterrà una busta paga notevolmente più pesante. Infatti, alla normale retribuzione si aggiungeranno i contributi che avrebbero dovuto essere girati all’Inps o all’Inpdap: il 32,7% dello stipendio. (Messaggero, 30 settembre 2003, p. 4, Primo piano) • [tit.] Riforma previdenziale / Pensioni, più di 12mila chiedono il superbonus [testo] Sono 12.551 gli italiani che, raggiunta l’età pensionabile, hanno fatto richiesta di rimanere a lavorare e di intascare così il super-bonus previsto dalla riforma previdenziale del ministro del Welfare Roberto Maroni. Lo rendono noto lo stesso ministero e l’Inps. Di questi 12.551 richiedenti ben 11.507 sono uomini, contro 1.044 donne. Su base territoriale il maggior numero di domande sono pervenute dalla Lombardia (2.960) e dal Lazio (2.003). (Roberto Dellifanti, Gazzetta del Sud, 28 ottobre 2004, p. 19, Economia) • [tit.] Superbonus al conteggio finale [testo] Sic transit gloria mundi. Condannato all’oblio (da quando è cambiato il quadro politico) sembra essere il superbonus a favore dei dipendenti privati disposti a rinviare il pensionamento d’anzianità. (Giuliano Cazzola, Sole 24 Ore, 23 aprile 2007, p. 8, Politica e società).

Derivato dal s. m. inv. bonus, di origine lat., con l’aggiunta del prefisso super-1.

Già attestato nel Corriere della sera del 12 ottobre 1994, p. 25.

V. anche bonus-pensioni.