Strapopolare

Neologismi (2008)

strapopolare


agg. Dalle caratteristiche fortemente popolari. ◆ Insieme all’unica uscita dal vivo di Vasco Rossi, l’Heineken Jammin’ Festival che si tiene il 20 e 21 giugno all’autodromo di Imola si candida al ruolo di happening strapopolare dell’estate grazie alla presenza dei Verve (Flavio Brighenti, Repubblica, 3 giugno 1998, p. 44, Spettacoli) • «L’importante è fare quello che si ritiene giusto, anche se non è così strapopolare, o di moda, o vincente» [Giorgio Panariello]. (Mattino, 29 agosto 2001, p. 25, Spettacoli) • «Intendiamoci: [Toni Servillo] è un interprete bravissimo, tutta la famiglia è bravissima. Ha questo fratello fantastico, Peppe, che canta con gli Avion Travel, mi piace molto. Dico solo che il suo non è un successo popolare. Che non è con il successo di Servillo che si misura la rinascita del cinema italiano. [Marcello] Mastroianni lavorava con [Federico] Fellini ma faceva anche i film con la [Sofia] Loren, era strapopolare» [Roberto D’Agostino riportato da Maria Giulia Minetti]. (Stampa, 26 aprile 2008, p. 36, Spettacoli).

Derivato dall’agg. popolare con l’aggiunta del prefisso stra-.

Già attestato nel Corriere della sera del 24 febbraio 1997, p. 44, Cronaca di Roma (Valerio Cappelli).