Spostaménto

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spostamento


spostaménto s. m. [der. di spostare]. – L’azione di spostare, il fatto di spostarsi e di venire spostato: lo s. provvisorio di una fermata d’autobus; un impiego in cui si è soggetti a continui s. di sede; la ricognizione aerea ha segnalato consistenti s. di truppe nemiche; l’esplosione ha causato un forte s. d’aria; s. di accento, il passaggio dell’accento da una a un’altra sillaba di una parola; con sign. estens., cambiamento: s. di orario, di turni di lavoro, di abitudini. Con sign. e usi specifici, in varie discipline e tecniche: 1. a. In meccanica, s. vettoriale (o, assol., spostamento) di un punto, il vettore che congiunge due diverse posizioni del punto: in partic., s. infinitesimo (o s. elementare), se i due punti considerati sono infinitamente vicini, e s. finito, se sono a distanza finita tra loro. S. di un sistema, lo spostamento che risulta dallo spostamento di tutti i suoi punti. S. virtuale, in un generico istante, lo spostamento che i vincoli dipendenti dal tempo, cui un punto materiale è sottoposto, consentirebbero al punto se venissero fissati nella condizione che loro compete all’istante considerato; s. reversibile e s. irreversibile, rispettivamente, uno spostamento virtuale il cui opposto sia, oppure non sia, anch’esso uno spostamento virtuale. S. rigido di un sistema, quello che può ottenersi mediante un moto rigido, in partic. mediante una traslazione (s. traslatorio) oppure una rotazione (s. rotatorio); s. elicoidale, se dalla posizione iniziale il sistema può passare a quella finale mediante una traslazione seguita da una rotazione attorno a un asse parallelo alla direzione della traslazione: a tale tipo di spostamento può sempre essere ricondotto qualsiasi spostamento rigido; s. regolare, quello di un sistema continuo deformabile le cui componenti si presentano come funzioni regolari delle coordinate. b. Analogam. in geometria, moto rigido dello spazio (o del piano) in sé; è sinon. di isometria diretta, cioè indica una corrispondenza biunivoca dello spazio in sé che conserva la lunghezza dei segmenti, e quindi l’ampiezza degli angoli, e che si può realizzare senza ricorrere a simmetrie rispetto ad un piano. In geometria differenziale, s. infinitesimo di un punto (per es., lungo una curva), concetto che corrisponde all’idea intuitiva di spostamento molto piccolo e che serve nello studio delle proprietà locali della curva. c. In fisica nucleare, s. radioattivo, il cambiamento della posizione di un atomo, nella classificazione periodica degli elementi, in seguito alla sua disintegrazione (tale spostamento è accompagnato dall’emissione di raggi α e β). d. Nell’elettromagnetismo, s. elettrico, locuz. talvolta usata in luogo di induzione dielettrica, per suggestione dell’ingl. displacement, originariamente introdotto dal fisico J. C. Maxwell con riferimento allo spostamento delle cariche di un dielettrico in presenza di un campo elettrico; il termine è più usato nella locuz. corrente di spostamento per indicare la variazione dell’induzione dielettrica nell’unità di tempo, ingenerante un campo magnetico a essa concatenato, in analogia con l’ordinaria corrente elettrica di conduzione (sebbene la corrente di spostamento non implichi movimenti di cariche elettriche libere). e. In spettroscopia, s. delle righe spettrali, fenomeno che si verifica in seguito a variazioni di lunghezza d’onda per effetto Doppler; s. verso il rosso (v. red shift), nello spettro della luce emessa da astri che s’allontanano dalla Terra. 2. In chimica, con riferimento alla serie elettrochimica degli elementi, il fenomeno per il quale ciascun elemento di tale serie è capace di precipitare dalle loro soluzioni saline gli elementi che, nella serie medesima, lo seguono. 3. In linguistica, sinon. ormai disusato di rotazione o mutazione (consonantica), come traduz. del termine ted. Lautverschiebung (v.). 4. In marina, sinon. meno usato di dislocamento. 5. In tessitura, lo stesso che scoccamento. 6. In psicanalisi, deflessione della carica psichica dall’oggetto (o sua rappresentazione) che ne era originariamente investito a un altro, collegato al primo da una catena associativa: è un meccanismo psichico di difesa, che si riscontra spesso nel sogno.

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