Sifóne

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sifone


sifóne s. m. [dal lat. sipho -onis, gr. σίϕων -ωνος «tubo»; nel sign. 3, ricalca il fr. siphon]. – 1. Nelle costruzioni idrauliche, condotto di adduzione che porta un liquido da un serbatoio a un altro, posto a livello inferiore, toccando in qualche suo punto, o per interi tratti, quote superiori al livello dell’acqua nel serbatoio a monte; perché il moto del fluido possa avviarsi, deve essere innescato creando una depressione nel sifone (oppure una sovrapressione nel serbatoio a monte) che permetta al liquido di salire fino al punto più alto per effetto della pressione atmosferica agente sul pelo libero del serbatoio a monte, per poi discendere nel rimanente tratto fino a cadere nel serbatoio a valle: se vengono mantenuti i livelli dei due serbatoi, il moto risulta permanente. Applicazioni del principio di funzionamento del sifone sono: il travaso di liquidi con un tubo flessibile da un recipiente a un altro posto più in basso; il prelievo di acqua a scopi irrigui da un canale che si trova a un livello superiore a quello del terreno da irrigare; lo scarico automatico di serbatoi attraverso speciali sifoni (s. autolivellatori) costruiti in modo che, superato un certo livello, l’acqua tracimi e stramazzando asporti l’aria contenuta nel condotto, innescandolo; ecc. Il termine indica anche, comunem., un tratto di conduttura costituito da un pezzo che ha un profilo opposto a quello sopra descritto, cioè un andamento a U, e che consente la chiusura idraulica in tubazioni, spec. quelle di scarico degli impianti sanitarî, grazie al fatto che il gomito inferiore resta pieno d’acqua anche quando cessa il flusso a monte; a seconda della forma si parla di s. a esse e s. a bottiglia (in genere per lavabi), s. a campana (per es. negli scarichi per terrazze), ecc. Viene inoltre detto sifone (o tomba a s., o botte a s.) il manufatto che consente a un canale (a cielo libero nel tratto normale) di sottopassare una strada, un corso d’acqua naturale o altro ostacolo incontrato lungo il suo tracciato. 2. In geologia, cavità naturale nell’interno di una massa rocciosa, di solito calcarea o dolomitica, comunicante con l’esterno attraverso uno o più condotti, prima salienti e poi ripiegati a gomito; l’acqua, che per trasudamento vi si raccoglie, ne fuoriesce quando il suo livello supera quello del gomito, formando una sorgente intermittente. 3. In edilizia, s. deumidificanti, laterizî speciali di forma varia (per es., un prisma a base di triangolo isoscele), forati internamente e con parete molto porosa, che si introducono nelle vecchie murature umide per risanarle: assorbono dal muro per capillarità l’acqua, e questa viene poi asciugata dall’aria che penetra nel foro centrale. 4. In meteorologia, barometro a sifone, tipo di barometro a mercurio costituito da un tubo a U. 5. Tipo di robusta bottiglia (s. da selz), di vetro o di metallo, atta a contenere acqua gassata; è fornita di una particolare chiusura comprendente un cannello che giunge fino al fondo: il liquido, sotto la pressione dell’aria compressa contenuta nella parte superiore della bottiglia, esce spontaneamente non appena si agisce su un’apposita leva a molla incorporata nella chiusura stessa. 6. Nelle pipe ricurve, cavità praticata fra il cannello e il fondo del fornello per raccogliere l’umidità; è detto anche pozzetto. 7. In zoologia, formazione tubulare di diversa origine, aspetto e funzione presente in molti invertebrati e cordati, che pone in comunicazione determinati organi interni (per lo più respiratorî o digestivi) con l’ambiente esterno, come i sifoni inalante ed esalante caratteristici dei molluschi bivalvi filtratori che vivono nei fondi incoerenti, il s. cloacale dell’ascidia adulta (per l’espulsione di prodotti di rifiuto e cellule sessuali), il sifone del nautilo, espansione della massa viscerale che attraversa i setti della conchiglia per immettervi gas che favoriscono il galleggiamento, o il s. respiratorio delle larve acquatiche di alcuni insetti ditteri e il s. respiratorio degli insetti emitteri. 8. In botanica, in certe alghe e funghi, cellula o parte di una cellula che ha forma di tubo più o meno lungo. S. pollinico, sinon. di tubo pollinico (v. pollinico). 9. In enologia, sinon. di mistella.

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