Schèda

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scheda


schèda s. f. [dal lat. scheda, gr. tardo σχέδη]. – 1. Rettangolo di carta o di cartoncino di dimensioni varie, in bianco o con diciture a stampa, usato per trascrivere dati e annotazioni che possano essere poi raccolte e disposte secondo un determinato ordine (generalm. alfabetico), in modo da renderne pronta e agevole la consultazione: compilare una s.; ordinare, raccogliere, sistemare le s.; riunire le s. in uno schedario; le s. di un archivio, di un catalogo. In partic., in biblioteche e sim.: s. bibliografica, contenente i dati bibliografici di un libro, e cioè l’autore, il titolo, il luogo d’edizione, l’editore, l’anno di edizione, ecc. (negli schedarî delle biblioteche, contiene anche la collocazione del libro negli scaffali della biblioteca); s. per soggetto, con l’indicazione degli scritti relativi a determinati argomenti, sia appartenenti a singoli autori sia contenuti in opere collettive, in miscellanee, in periodici; s. di richiamo, per collegare (di solito con le parole «vedi pure») una indicazione complementare di un’opera con l’indicazione principale; s. di rinvio, per rimandare (di solito con un «vedi») da una forma di parola d’ordine a un’altra (v. anche rinvio, n. 2); s. analitica, quella che contiene particolari indicazioni sul contenuto del libro, o anche descrizioni molto estese e minuziose. Cartoncino usato in lessicografia spec. nel passato, prima dell’avvento dell’informatica: era usato per registrare parole, dati, citazioni, esempî e altre notizie da far confluire poi in opere complessive, dopo essere stato ordinato alfabeticamente o con altro criterio e collocato in uno schedario con altri cartoncini di uguale formato (erano chiamate schede-contesto le schede lessicali ottenute attraverso analisi elettronica di testi, che oltre al lemma cui erano intestate recavano anche un contesto più o meno ampio da utilizzare come citazione, con i relativi dati di riferimento). D’altro tipo, e per altri scopi: s. perforata, cartoncino di grandezza e forma varia, più spesso rettangolare, contenente dati alfanumerici rappresentati da fori praticati secondo opportune convenzioni in determinate posizioni, già usato nei procedimenti meccanografici e nei primi calcolatori elettronici come supporto di dati d’entrata e di uscita (per la perforazione e la lettura di tali cartoncini erano in uso le perforatrici e rispettivam. i lettori di schede); s. magnetica, supporto di plastica, ricoperto in parte di materiale magnetizzabile, su cui vengono registrati dei dati; s. telefonica, scheda magnetica che consente di effettuare chiamate telefoniche da apparecchi pubblici appositamente predisposti. Nel linguaggio informatico: s. di espansione, la scheda, dotata di un circuito stampato, che consente di aumentare la potenza di un computer; s. audio, scheda di espansione che permette, anche ai fini di una utilizzazione multimediale del sistema, la riproduzione di suoni digitali e di file audio; s. madre, la scheda fondamentale per il funzionamento stesso del sistema (contiene la CPU, la RAM e altre componenti base); s. video, la scheda da cui dipendono le prestazioni grafiche della macchina (in termini di risoluzione, possibilità di visualizzare determinate immagini, gamma dei colori disponibili, ecc.), ulteriormente migliorabili con l’ausilio di una s. grafica, una speciale scheda video di particolare potenza. 2. Per estens., cartellino, cedola, in cui si segna qualcosa per ricordo, per annotazione, o che, con particolari indicazioni a stampa cui si aggiungono a mano segni o risposte, si usa in pratiche burocratiche, in giochi, in votazioni o sim.: s. segnaletica, nome con cui viene spesso indicato il cartellino segnaletico (v. cartellino, n. 2 a); s. del casellario giudiziario, la scheda, contenente l’estratto della sentenza pronunciata da un giudice, che viene trasmessa al casellario per la registrazione e l’archiviazione; s. elettorale, quella per mezzo della quale l’elettore esprime il proprio voto, ponendovi un segno o scrivendo il nome del candidato prescelto, a seconda di quanto prescrive la legge elettorale; s. bianca, scheda elettorale sulla quale l’elettore non ha espresso alcun voto; s. nulla, non valida a causa di errori o irregolarità. Nella scuola dell’obbligo, s. di valutazione, quella in cui gli insegnanti scrivono il loro giudizio sugli allievi (v. valutazione, n. 2). Nel linguaggio statistico, s. di rilevazione, quella su cui vengono registrati i dati relativi a un soggetto interpellato in un sondaggio, un’indagine di mercato e sim. Nel linguaggio giuridico, s. testamentaria, l’atto in cui viene registrato un testamento. 3. Nel linguaggio giornalistico, biografia (ed eventuale bibliografia) di un personaggio noto, che, aggiornata periodicamente, viene tenuta pronta per eventuali occorrenze. Con sign. affine, informazione sintetica sulle attività, la produzione, le opere, i meriti, ecc. di persona nota, che viene letta o pubblicata per tracciare un rapido profilo della sua figura. 4. In papirologia, il sottile strato di strisce tagliate dal fusto della pianta di papiri, che, sovrapposto trasversalmente e incollato su altro identico strato, costituisce il foglio papiraceo. 5. Nel linguaggio economico, s. (o lista) di domanda e s. (o lista) d’offerta, le varie quantità di un bene rispettivam. domandate o offerte ai varî prezzi da un individuo o da una collettività. ◆ Dim. schedina (v.); accr. schedóne m. (v.).