SARS-CoV-2

Neologismi (2020)

SARS-CoV-2


(Sars-CoV-2) Sigla scientifica dell’ingl. Severe Acute Respiratory Syndrome – CoronaVirus 2 (‘sindrome respiratoria acuta grave – Coronavirus 2’), indicante un virus, appartenente al genere Coronavirus, che, infettando gli esseri umani,colpisce l’apparato respiratorio e determina la malattia denominata COVID-19, caratterizzata da sintomi di gravità anche molto severa; usato come s. m. ♦ Si allunga di ora in ora il bilancio delle vittime per il coronavirus in Italia, o meglio, positive al Sars-CoV-2. La precisazione è importante perché questi pazienti erano anziani (quasi tutti over 70) ricoverati nei vari ospedali con patologie pregresse. (Cristina Marrone, Corriere della sera, 25 febbraio 2020, p. 2, Primo piano) • Il nuovo virus è imparentato con quello della SARS (infatti il suo nome ufficiale è SARS-CoV-2), ma viene diffuso anche da gente che sta bene, o che non sta molto male. Di conseguenza un paziente infettato dalla SARS contagiava più che altro i medici che lo curavano, mentre quello colpito da COVID-19 (il nome della malattia, cioè COronaVIrus DIsease 2019, «malattia da coronavirus scoperta nel 2019») diffonde l’infezione nella comunità. (Roberto Burioni, Virus. La grande sfida, Milano, Rizzoli, marzo 2020, p. 13) • Sono state formulate alcune ipotesi sull’origine del Sars-Cov-2 sulla base di analisi genetiche di comparazione fra il genoma del virus umano e quello del virus che colpisce specie animali. Una di queste suggeriva i pangolini, formichieri squamosi, quale origine della malattia. Tuttavia, non è stata rilevata una somiglianza sufficiente fra i genomi dei virus per giustificare questa ipotesi. Ad oggi il riscontro più fedele è quello con il genoma di un coronavirus trovato in un pipistrello della provincia cinese di Yunnan, dal momento che condivide il 96% dell’informazione genetica. Esistono, comunque, differenze non da poco tra i due virus ed è assai probabile che il virus del pipistrello non abbia infettato direttamente la specie umana, ma abbia necessitato di un ospite intermedio, prima dell’approdo all’uomo. (Claudio Dionesalvi, Manifesto.it, 1° marzo 2020, Italia).

Il numero 2 distingue questo tipo di Coronavirus da quello, appartenente allo stesso genere, responsabile della SARS (SARS-CoVs).

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