Romanżo²

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romanzo2


romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto di avventure eroiche in margine alla storia o puramente d’invenzione: i r. cavallereschi in lingua d’oïl e i r. del ciclo carolingio, bretone, dei cavalieri antichi; Versi d’amore e prose di romanzi (Dante). b. Nelle letterature moderne e contemporanee, componimento letterario in prosa, che si affermò a cominciare dal Seicento e che ebbe il suo maggiore sviluppo e le più varie articolazioni nell’Ottocento: il r. francese, inglese, spagnolo, russo, italiano; il r. del Novecento; ha di norma per oggetto la narrazione di vicende familiari o di un singolo individuo, su uno sfondo storico o di fantasia; per lo più di moderata estensione, può assumere talvolta le dimensioni e i caratteri di un racconto più o meno lungo (romanzo breve), o essere invece assai ampio e dare la narrazione continua delle vicende di un ambiente, di una famiglia, o addirittura di più generazioni (r. fiume, r. ciclico). Tra i tipi di maggiore rilievo e diffusione, distinti e denominati in rapporto al contenuto, alla forma e ad altri caratteri: r. storico, r. d’avventure, r. picaresco, r. poliziesco o giallo, r. nero o macabro o del terrore, r. comico o umoristico, r. rosa, r. erotico; r. di fantascienza o fantascientifico; r. naturalistico, veristico, neorealistico; r. psicologico; r. epistolare, in cui la trama emerge da fatti, sentimenti, personaggi evocati in una serie di lettere che si fingono scambiate fra due o più persone (per es., «Le ultime lettere di Jacopo Ortis» del Foscolo); r. d’appendice, pubblicato a puntate su quotidiani; r. a fumetti, v. fumetto (anche per l’uso fig. con valore spreg.); r. sceneggiato, e più com., ellitticamente, sceneggiato s. m., adattamento scenico e soprattutto televisivo di un romanzo. c. estens. Produzione e opera letteraria dell’antichità di carattere narrativo, simile al romanzo moderno: il r. d’avventure indiano, il r. erotico greco; il r. latino, e il grande r. di Petronio, di Apuleio. 2. fig. Avvenimento o serie e complesso di avvenimenti non credibili, che appaiono come frutto di fantasia: è storia o r.?; la sua vita è un r.; sembra un r., eppure è la semplice verità; Ben è ’l viver mortal ... Sogno d’infermi e fola di romanzi! (Petrarca). Con sign. analogo si usa anche la locuz. agg. da romanzo, riferita a scene, vicende, situazioni della vita reale ma che sembrano o sono simili a quelle descritte in opere romanzesche; talora anche in senso più proprio: v’ho detto di tenervi per voi le vostre frasi da romanzo, ... Io non sono un personaggio da romanzo, io! (C. Arrighi). ◆ Dim. romanżétto, piccolo romanzo: quel tal Sandro, autor d’un romanzetto Ove si parla di promessi sposi (Giusti); e fig., di avventura d’amore: ha avuto anche lei il suo romanzetto; spreg. romanżùccio, romanżùcolo; accr. romanżóne, romanzo molto lungo, e anche, in tono di lode, romanzo di grande impegno; pegg. romanżàccio.

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