Romanticismo

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romanticismo


s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e in tutta l’Europa nel primo Ottocento; pur nella varietà e complessità di forme e aspetti, alcuni caratteri più costanti si possono individuare nella rivalutazione, soprattutto nei confronti del razionalismo e del classicismo, del sentimento e della fantasia, della spontaneità e della soggettività, nella valorizzazione della religiosità cristiana, delle civiltà medievali ma anche esotiche, dei principî e dei valori di nazionalità e di popolarità: r. letterario, o semplicem. (dato che il letterario è l’aspetto più rilevante) romanticismo; r. artistico, e r. pittorico, musicale; r. filosofico, politico; determinando le specifiche manifestazioni storiche: il r. tedesco, inglese, francese, italiano, polacco, russo; il r. del Manzoni, di G. Berchet; il r. dei «Sepolcri» del Foscolo; il r. di Novalis, di A. de Musset; il r. di Wagner, di Verdi. b. estens. Modo di sentire e di esprimersi in opere letterarie, artistiche e musicali, che, pur essendo estraneo all’ambito cronologico e geografico del movimento romantico (storicamente determinabile in Europa tra la fine del Settecento e l’Ottocento), presenta tuttavia analogie con alcuni dei suoi caratteri fondamentali: il r. di Virgilio, del Petrarca, di Shakespeare, della favolistica indiana, dei poeti della negritudine. 2. fig. a. Atteggiamento e comportamento di un individuo, di un gruppo o di una categoria di persone, che presenta alcuni caratteri proprî del movimento romantico e di alcune opere romantiche (soprattutto nelle forme meno valide o non correttamente intese), come l’abbandono al sentimento o al sentimentalismo, alla fantasticheria e al sogno, alla malinconia, e il conseguente distacco dalla realtà, dalla concretezza e dallo spirito pratico: una ragazza, un giovane che indulge troppo al r.; il r. dei sedici anni, e il rifiuto del r. della gioventù moderna; uno scrittore, un pittore, un regista pieno di r., e un romanzo, un quadro, un film venato di r.; basta con questi r., cerchiamo di essere realisti! b. Presenza di caratteri romantici e capacità di suscitare sentimenti e comportamenti romantici: il r. di una notte di luna o di una passeggiata, di un incontro al chiaro di luna.