riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», ma solo in alcune espressioni in cui è seguìto da un determinato complemento: r. di nuovi germogli, riferito a piante (anche con valore concr., come sinon. di rimessiticcio, il nuovo germoglio); r. in scena di una commedia; r. in volo di un aereo, il ritorno al volo normale dopo un’evoluzione o un’acrobazia: effettuare la r. in volo dalla scivolata; r. a nuovo, in sesto, in ordine (di una casa, di un appartamento, di un’azienda, ecc.); r. all’ordine del giorno di un problema da discutere, di una proposta di delibera; r. in vendita, all’asta di un articolo, di un oggetto. 2. a. L’operazione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere al riparo» bestiame, prodotti e attrezzi agricoli, mezzi di trasporto: fare la r. delle vacche al pascolo, del gregge; provvedere in tempo alla r. del raccolto, del grano, delle olive (e assol., con valore estens. e più concr., fare una buona r., una buona raccolta); capannone, tettoia per la r. degli attrezzi, delle