Ricérca

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ricerca


ricérca s. f. [der. di ricercare2]. – 1. a. Attività volta a ricercare, cioè a trovare, a scoprire qualcuno o qualche cosa: fare, cominciare, continuare, condurre, concludere, abbandonare una r.; proseguire nelle r.; sfuggire, sottrarsi a ogni r.; lunga, paziente r.; r. diligenti, disordinate, infruttuose, vane, senza esito; r. di una persona scomparsa, di naufraghi, dei rapinatori; r. di un tesoro nascosto, di un aereo di cui non si hanno più notizie, di un documento, di prove. Anche con il sign., poco com., di richiesta: veramente, ora non c’è r. di operai (Manzoni). b. Con sign. più circoscritto, l’insieme degli studî e delle indagini che si svolgono nell’ambito delle discipline scientifiche o umanistiche per individuare documenti e fonti, ricostruire eventi o situazioni, scoprire fenomeni, processi, regolarità, leggi, ecc.: cominciare, continuare, condurre, concludere una r.; r. storiche, filologiche, linguistiche. In partic., r. scientifica, indagine sistematica, condotta con le metodologie proprie dei diversi campi delle scienze naturali e sociali (e quindi contraddistinta dal carattere di rigore, pubblicità, controllabilità intersoggettiva dell’impresa scientifica), attuata al fine di stabilire e sottoporre a verifica le conoscenze, le leggi, le ipotesi e le teorie concernenti i diversi aspetti dell’esperienza: r. pura, senza finalità applicative predeterminate; r. fondamentale, volta al conseguimento di conoscenze fondamentali nei diversi campi, indipendentemente dalle eventuali applicazioni; r. di base, intesa a produrre conoscenze generali su cui basare eventuali applicazioni a settori più circoscritti o a innovazioni tecnologiche; r. di punta, che elabora e controlla sperimentalmente le teorie e le ipotesi più avanzate in un campo specifico; r. teorica, r. sperimentale, a seconda che siano privilegiati gli aspetti teorici o quelli sperimentali in un determinato settore; r. finalizzata, distinta in r. orientata e r. applicativa a seconda che sia rivolta alla soluzione di un problema circoscritto in tempi prefissati o che miri a realizzare determinate innovazioni tecnologiche. Centro di ricerca, istituzione nel cui ambito vengono coordinate e organizzate ricerche affini, e all’interno della quale sono concentrate le risorse materiali (per es., gli apparati sperimentali) e umane per svolgerle; gruppo di ricerca, complesso di studiosi della stessa disciplina, o di discipline affini, che svolgono insieme una determinata indagine scientifica, resa rapida ed efficace da un’appropriata divisione del lavoro; programma di ricerca, l’insieme degli obiettivi (e dei metodi per conseguirli) di una ricerca proposta da singoli scienziati o da gruppi di ricerca (nell’epistemologia contemporanea, con programma di r. si intende la serie di formulazioni teoriche elaborate in successione da un singolo scienziato o da un gruppo di scienziati al fine di mantenere la validità di determinate assunzioni ipotetiche di fondo in presenza di prove empiriche via via contrastanti con le formulazioni precedenti). La ricerca scientifica in senso stretto andrebbe distinta dalla r. tecnologica, che è volta all’individuazione e alla messa a punto di tecniche particolari per scopi specifici, ma la distinzione non è netta, potendosi intendere la ricerca scientifica anche come l’insieme delle indagini scientifiche e tecnologiche condotte nell’ambito delle varie istituzioni scientifiche (università, centri di ricerca), per lo più in base a programmi coordinati da enti nazionali (in Italia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il ministero dell’Università e della Ricerca) e finanziati da enti pubblici o privati. Per il dottorato di ricerca, come specializzazione universitaria dopo il conseguimento della laurea, v. dottorato. c. In pedagogia, r. educativa o scolastica, nella scuola materna, dell’obbligo e secondaria, attività didattica consistente nel raccogliere, organizzare e valutare materiali su un tema assegnato, intesa a promuovere l’iniziativa dei discenti: r. individuale, di gruppo; fare una r., delle r., sulle caratteristiche ambientali di una zona, su un fatto o un personaggio storico. 2. Usi e sign. tecn. e scient. particolari: a. R. aerea e r. navale, o r. aeronavale, operazione di ricerca di reparti e mezzi avversarî, di dispersi o naufraghi, condotta sistematicamente da mezzi aerei e navali, normalmente con uno schema a rastrello, nel quale le unità seguono rotte parallele convenientemente distanziate. b. In economia, ricerca di mercato (v. mercato, n. 2 d). c. Nella tecnica, modo di operare di dispositivi ricercatori e localizzatori: idrofono a r. circolare, o omnidirezionale, atto a rilevare sorgenti sonore in tutte le direzioni; antenna radar a r. circolare, tale che l’asse del lobo principale di radiazione spazza un cerchio con il centro nell’antenna medesima; analogam., r. conica, quando l’asse del lobo descrive la superficie di un cono con il vertice nell’antenna. d. R. operativa, applicazione di metodologie e strumenti scientifici (soprattutto matematici) al progetto e alla utilizzazione di un sistema complesso, attuata allo scopo di fornire ai responsabili del sistema elementi utili per le decisioni operative e basata su procedure ben definite: formulazione quantitativa del problema, costruzione del corrispondente modello matematico, determinazione delle soluzioni migliori mediante metodi di ottimizzazione matematica, verifica dei risultati ottenuti; nata in campo militare prima e durante l’ultimo conflitto mondiale, la ricerca operativa si è poi largamente affermata anche in campo economico-finanziario, gestionale e amministrativo.

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