(gr. Παλαίμων)  Nella mitologia greca, divinità marina in cui fu trasformato Melicerte.

Palemone

Grammatico latino, di Vicenza, vissuto a Roma nel 1º sec. d. C.; fu maestro di Quintiliano e di Persio. Dotto e spregiudicato, scrisse versi di poco conto e un'Ars grammatica, adattamento al latino della grammatica greca di Dionisio Trace; di ...

Rèmmio Palèmone, Quinto

omei1 

omèi1 interiez. – Variante ant. di ohimè, oimè: Nascosamente gli occhi tuttavia Drizzava alla finestra, ove l’omei Prima di <b>Palemone</b> udito avia (Boccaccio); soprattutto usata come s. m. pl., nel [...] senso di «lamenti, voci di dolore»: Dopo tanti sospiri e tanti omei, Amor, non veggo quel bel viso adorno (Lorenzo il Magnifico); Più scorte note a lei Amore insegna e più soavi omei (Carducci). Per estens.,

omèi¹

sponsalizia 

sponsalìzia s. f. – Forma ant. e letter. per sposalizio, s. m., promessa di matrimonio e matrimonio (il mutamento di genere è dovuto all’influsso del neutro pl. lat. sponsalia; v. sponsale): [...]  fu il letto apparecchiato, Qual possiam creder a così altiera Isponsalizia, invocata Iunone, Emilia se n’entrò con <b>Palemone</b> (Boccaccio); più spesso al plur., promessa solenne di matrimonio: nella presenzia di Currado di pari consentimento contrassero 

palemone