Rïalzo

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rialzo


rïalzo s. m. [der. di rialzare]. – 1. a. raro. L’azione, l’operazione di sollevare, di portare più in alto. È usato quasi esclusivam. nella denominazione squadra rialzo, la squadra addetta nelle ferrovie italiane alla manutenzione corrente, alle piccole e medie riparazioni e ad alcune revisioni minori dei veicoli ferroviarî (la cui cassa, per queste lavorazioni, viene normalmente «rialzata», cioè sollevata dal rodiggio). b. Aumento del prezzo o del valore (opposto a ribasso): frenare il r. dei prezzi, il continuo r. dei generi alimentari o del costo della vita; le azioni industriali sono in rialzo, l’oro tende al rialzo. Nella tecnica di borsa, speculazione o gioco al r., acquisto a termine di determinati titoli fatto, pur senza disporre al momento del denaro necessario, fidando che la richiesta provochi un aumento del prezzo di quei titoli che consenta di rivenderli prima del termine stabilito con un margine più o meno notevole di guadagno (per r. e ribasso fraudolento dei prezzi, in diritto penale, v. aggiotaggio). In espressioni fig., come le sue azioni sono in r., il suo credito è in r., di chi viene acquistando stima, reputazione, potenza. 2. Nei mestieri, pezzo che serve a rialzare o a tenere alto qualcosa. In partic.: a. In calzoleria, pezzo di cuoio con cui si alzano le forme delle scarpe e si dà loro garbo. b. Nella tecnica di fonderia, sinon. di campanella. 3. Parte rialzata, elemento rilevato o sporgente: un r. del terreno; un leggero r. nel pavimento faceva sospettare che sotto ci dovesse esser nascosto qualcosa. In legatoria, lo stesso che nervatura.

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