Quiescènza

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quiescenza


quiescènza s. f. [dal lat. tardo quiescentia, der. di quiescens -entis: v. quiescente]. – Stato di quiete, di riposo, di cessazione o sospensione dell’attività. Letter. e raro in usi generici (q. delle passioni, dei sensi), è specifico come termine scient. con sign. particolari. 1. a. Q. di un diritto, nel linguaggio giur., stato di sospensione di un diritto, determinato da un evento che ne arresta temporaneamente l’esercizio: q. del diritto di proprietà, quando sussiste un ostacolo che ne impedisce il godimento o la rivendicazione. b. Trattamento di q. (e andare, essere in q.), nel linguaggio amministr., attribuito al dipendente di ruolo collocato a riposo, e consistente nella pensione e nel trattamento di fine rapporto (comunem. chiamato liquidazione) commisurati all’anzianità. 2. In vulcanologia, periodo di varia durata (fino a centinaia e migliaia di anni) di sospensione dell’attività vulcanica violenta e parossistica, compreso quindi tra due fasi di eruzione: in questo periodo l’attività è limitata alla produzione ed emissione di vapore acqueo surriscaldato e di esigue quantità di anidride carbonica e di idrogeno solforato. 3. In biologia, il periodo del ciclo biologico (detto anche dormienza o riposo) in cui le funzioni dell’intero organismo o solo di alcuni organi sono sospese o notevolmente ridotte in condizioni ambientali sfavorevoli; q. riproduttiva, la sospensione dell’attività riproduttiva. In zoologia (dove il termine è meno usato), il periodo di quiescenza può corrispondere all’estivazione, all’ibernazione o all’anabiosi, o può caratterizzare particolari stadî di sviluppo, o sopravvenire solo in determinate condizioni ambientali (per es., stati di resistenza). Con riferimento a organismi vegetali, è la condizione in cui la pianta intera, o suoi elementi specifici (organi quiescenti o durevoli), trascorrono un certo tempo di condizioni ambientali sfavorevoli, come per es. l’inverno nell’emisfero settentr.; ciò può avvenire con modalità differenti a seconda del livello di organizzazione morfologica e dei normali processi riproduttivi: per es., tra le tallofite funzionano da organi durevoli gli zigoti di certe alghe, gli sclerozî di funghi parassiti (come Claviceps purpurea), o le teleutospore delle ruggini; nelle piante a cormo, le spore delle pteridofite e i semi delle spermatofite; nelle piante terrestri pluriannuali caratteristici organi quiescenti sono le gemme ibernanti subaeree, per es. quelle degli alberi o degli arbusti, o quelle ipogee di rizomi, tuberi o bulbi.