Popolazióne

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popolazione


popolazióne (ant. populazióne) s. f. [dal lat. tardo populatio -onis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso e nell’estensione numerica: la p. della Terra o p. mondiale; p. rurale, urbana; la p. delle campagne e quella delle città; la p. di un comune, di una regione, di uno stato; registro della p., nei comuni; movimento della p., il suo variare numerico (aumento o diminuzione); p. residente o legale, che ha la sua dimora abituale in un determinato distretto territoriale; p. assoluta, il numero totale degli abitanti di un territorio in un determinato momento: p. relativa o densità della p., il rapporto tra la popolazione assoluta e la superficie del territorio espressa in km2 (si distingue in densità di p. territoriale, data dal rapporto tra il numero degli abitanti di una determinata zona e l’area della zona stessa, e densità di p. fondiaria, data dal rapporto tra il numero di abitanti di una determinata zona e l’area pertinente alle abitazioni della zona stessa, escluse strade e servizî sociali). In senso generico, con riferimento agli abitanti di determinate zone più o meno ampie: una p. laboriosa, pacifica, sana, ecc. Sempre in senso generico, può essere riferito ad agglomerati umani più o meno vasti, considerati indipendentemente dal fatto di costituire o no un’unità etnica o nazionale, che hanno tuttavia caratteristiche e aspetti in comune: le p. alpine, rivierasche; le p. indigene dell’Africa; le antiche p. del bacino mediterraneo; p. nordiche; p. politeiste, antropofaghe. Per estens., raro, nazione, popolo: queste populazioni furono quelle che destrussono lo imperio romano (Machiavelli). b. Per analogia, il termine è usato, soprattutto in statistica e in altre scienze, per indicare singoli gruppi aventi, nel periodo o nel momento di tempo considerato, determinati elementi in comune: la p. maschile, la p. femminile; la p. scolastica, tutti i giovani che frequentano scuole e istituti di istruzione; p. civile, i cittadini che, in uno stato in guerra, non fanno parte delle forze armate; p. attiva, la massa di persone che svolgono un’attività produttiva o che comunque sono in grado di svolgerla; p. inattiva, la massa di persone che non svolgono un’attività produttiva, per motivi di età, di invalidità, ecc.; p. elettorale, il complesso dei cittadini aventi diritto al voto. 2. a. In biologia, gruppo di individui di una determinata specie che occupa un’area geografica definita, e in vario grado isolato da gruppi simili della stessa specie; densità di p., il numero stimato di individui di una popolazione che occupa quella determinata area; dinamica di p., le variazioni dei diversi parametri che caratterizzano una popolazione, quali la dimensione (numero di individui in un determinato momento, indicato solitamente con il simbolo N), la composizione in classi di età, il tasso di mortalità, natalità, migrazione e immigrazione (anche lo studio di tali variazioni e dei fattori che le determinano); p. mendeliana, modello teorico di popolazione naturale in cui si verifica una libera circolazione di geni, ovvero i cui individui si riproducono sessualmente con incroci casuali, al quale si fa particolare riferimento nello studio dei fenomeni di microevoluzione (variazione delle frequenze geniche, speciazione, polimorfismi, ecc.). b. In citologia, insieme di elementi cellulari, in partic. del sistema emopoietico, che costituisce un gruppo ben definito sul piano morfologico e funzionale: p. di linfociti, p. eritrocitaria. 3. In fisica, p. elettronica, l’insieme degli elettroni di un certo sistema che si trovino in stati determinati. 4. In astrofisica, p. stellare, categoria di stelle di una galassia caratterizzate da alcune proprietà comuni quali età, composizione chimica e grandezze cinematiche, introdotta nel 1944 dall’astronomo statunitense W. Baade che ne individuò due classi: p. I, comprendente stelle giovani (con età inferiore ai cinque miliardi di anni) aventi una composizione chimica più vicina a quella della materia interstellare da cui hanno avuto origine, una maggiore abbondanza relativa di elementi di peso atomico superiore all’idrogeno, e situate generalmente nelle regioni corrispondenti alle braccia a spirale del disco galattico, nelle zone interstellari più dense di gas e negli ammassi aperti; p. II, comprendente stelle più vecchie, povere di elementi pesanti e nella maggior parte dei casi situate nel nucleo di una galassia o appartenenti ad ammassi globulari; nel 1974 è stata ipotizzata una p. III, che dovrebbe comprendere stelle molto vecchie e prive di elementi pesanti. 5. In statistica, l’insieme completo, finito o infinito, dei valori di una variabile aleatoria, le cui proprietà possono essere stimate a partire da un suo sottoinsieme finito, detto campione della popolazione.