Polo di eccellenza

Neologismi (2008)

polo di eccellenza


(polo d’eccellenza), loc. s.le m. Raggruppamento di istituzioni, perlopiù di carattere scientifico, che si pone come punto di riferimento per l’applicazione di metodiche innovative e delle tecnologie più avanzate. ◆ Nella sostanza – grazie alla prevista decentralizzazione delle competenze dello Stato a favore delle Regioni – le varie università saranno messe in concorrenza tra loro e potranno anche riunirsi in «poli d’eccellenza» per migliorare la loro specializzazione. (Michele Calcaterra, Sole 24 Ore, 6 aprile 2004, p. 9, Commenti e Inchieste) • Tra le altre cose An suggerisce di rimodulare la riforma degli incentivi, di introdurre importanti integrazioni per supportare il made in Italy e i poli di eccellenza. (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 11 gennaio 2005, p. 27, Economia) • Da una parte c’è, dunque, la Civitavecchia che suda e lavora per il rilancio produttivo della zona, dice sì al distretto industriale e sogna di diventare il polo d’eccellenza del settore metalmeccanico nel centro Italia. (Claudio Rizza, Messaggero, 7 febbraio 2006, p. 5, Primo piano).

Espressione composta dal s. m. polo, dalla prep. di e dal s. f. eccellenza.

Già attestato nel Corriere della sera dell’8 febbraio 1994, p. 25 (Riccardo Chiaberge).

V. anche area di eccellenza.