Polmonite

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polmonite


s. f. [der. di polmone, col suff. medico -ite]. – In medicina, processo infiammatorio, acuto o cronico, del polmone, dovuto ad agenti infettivi (batterî, virus, ecc.) o, meno frequentemente, provocato da inalazioni di gas irritanti, traumi toracici, neoplasie, cause allergiche; gli agenti responsabili possono localizzarsi primitivamente al polmone (p. primitive) o rappresentare la diffusione di un altro processo morboso (p. secondarie), e l’infiammazione che determinano può interessare prevalentemente l’alveolo (alveolite) o il tessuto interstiziale (p. interstiziale); la malattia si manifesta bruscamente con febbre improvvisa ed elevata, brivido intenso, dolore al petto, difficoltà respiratorie, pallore, tosse con espettorato rugginoso e una certa compromissione dello stato generale: p. a focolaio unico, a focolai multipli; p. a carattere essudativo; p. croniche, rare e a prognosi infausta; p. stafilococcica, provocata dallo stafilococco aureo, o comunque da stafilococchi resistenti alla penicillina; p. lobare, la forma classica di polmonite, cioè l’infezione batterica acuta primitiva di un lobo polmonare, dovuta per lo più a uno pneumococco (Diplococcus pneumoniae); p. atipica, forma acuta di polmonite nota anche come SARS (v.).

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