Pluspotere

Neologismi (2008)

pluspotere


(plus-potere), s. m. Incremento di potere, differenza tra la consistenza del potere politico conferito dall’elettorato e quello effettivamente esercitato. ◆ [Bettino Craxi] Quella posizione la sfruttò al massimo, occupando uno spazio di potere ben più ampio di quello giustificato dalla quota elettorale socialista. Le radici della degenerazione socialista stanno proprio in quel «pluspotere». (Giorgio Ruffolo, Repubblica, 12 marzo 1999, p. 13, Politica) • Non c’è di peggio, in politica, della pre-potenza in senso proprio: di un plus-potere cioè che, come una moneta inflazionata, non è coperto da una riserva adeguata. (Giorgio Ruffolo, Repubblica, 25 gennaio 2000, p. 1, Prima pagina).

Composto dall’avv. lat. plus (‘più’) e dal s. m. potere, sul modello di plusvalore.