Piombare¹

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piombare1


piombare1 v. intr. [der. di piombo] (io piómbo, ecc.; aus. essere). – 1. ant. a. Essere, stare, trovarsi a piombo rispetto a una superficie sottostante, sovrastare perpendicolarmente: eravamo ... Montati de lo scoglio in quella parte Ch’a punto sovra mezzo ’l fosso piomba (Dante). b. Con riferimento quasi esclusivo a indumenti, cadere a piombo: questo cappotto, questa giacca piomba bene, male. 2. a. Cadere dall’alto con moto improvviso e violento: continuavano a p. giù i sassi dalla parete rocciosa; gli è piombata addosso una tegola (anche in senso fig.: v. tegola). Per estens., avventarsi, slanciarsi con impeto su cosa o persona: gli agenti piombarono addosso allo scippatore e lo fermarono; la fanteria piombò sulle posizioni nemiche. In senso fig., con riferimento a persona, o anche a cosa spiacevole, a un malanno e sim., capitare all’improvviso, inaspettatamente: non possiamo p. a casa loro a un’ora così tarda; gli è piombata addosso una bella scocciatura; il nostro matrimonio doveva essere celebrato, quando una grave sventura piombò su noi e fece protrarre le nostre nozze (Invernizio). b. Cadere in luogo profondo: mise il piede in fallo e piombò nel vuoto; per analogia, p. nel sonno, in un sonno profondo, addormentarsi di colpo e profondamente; in senso fig., trovarsi all’improvviso in una situazione, materiale o morale, negativa: per un guasto alla centralina elettrica, tutto il quartiere è piombato nel buio; p. nella miseria, nella più cupa disperazione. c. Come trans. con valore causativo, non com., far cadere: Morgante il battaglio giù piomba (Pulci); anche in senso fig.: la perdita del posto di lavoro l’ha piombato in una situazione tristissima.