Piatto¹

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piatto1


piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono con andamento piano, privo di parti in rilievo, senza convessità o concavità: una campagna p.; un mare p., privo di onde, completamente calmo; una costa p., senza prominenze e rientranze; un cielo p., ricoperto di nubi basse, uniformi; una muraglia p.; una serie di palazzine con le facciate p., prive di chiaroscuri e di decorazioni, tutte uguali; una barca a fondo piatto; un cappello p., di forma schiacciata. Anche di superficie che non sia del tutto piana, ma tenda a esserlo: un viso p., con i lineamenti poco rilevati; un seno p., scarsamente sviluppato, quasi assente; una donna p., dalle forme p., con rotondità appena accennate; piede p. (v. piede, n. 1 a). Per estens., di elemento lineare continuo, privo di sinuosità o piegature: diagramma p., tracciato p., costituito da una linea quasi retta (per lo più orizzontale) che indica l’assenza di variazioni nell’andamento del fenomeno rappresentato; elettroencefalogramma p. (v. elettroencefalogramma). In matematica, angolo p., angolo di ampiezza uguale a 180°, cioè angolo i cui lati siano l’uno il prolungamento dell’altro. b. Di oggetto di scarso spessore, che abbia prevalentemente estesa la faccia piana: un ferro p.; un astuccio p.; un sasso p. (è così chiamata anche una montagna la cui parte superiore sia come tagliata da un ampio piano orizzontale). Nelle costruzioni, barre p. o ferri p. (o semplicem. piatti), prodotti siderurgici di misure unificate costituiti da barre d’acciaio di lunghezza fino a 20 m e sezione rettangolare della larghezza da 10 a 200 mm e spessore da 4 a 60 mm, impiegati spec. nella carpenteria metallica. 2. In usi fig., privo del necessario rilievo, o di originalità, banale, incapace di suscitare interesse: uno stile p.; un’esecuzione musicale p. e senza vita; voce p., di un cantante o di un oratore; mi ha annoiato tutto il pomeriggio con i suoi p. discorsi; un romanzo, un film dall’intreccio p.; una vicenda narrata con p. monotonia; una vita p., priva di avvenimenti, di emozioni, monotona e meschina. Di persona singola, o di una collettività, priva di carattere e d’individualità, torpida, ottusa, e sim. (e anche dei tratti che ne sono indizio e manifestazione esteriore): la fisionomia p. e inespressiva di un placido bottegaio (Papini); la solita folla ... informe, piatta, monotona (Comisso). 3. Che si presenta con la parte piana e più larga, non cioè di fianco con la parte sottile, detto spec. della lama di un’arma bianca (in contrapp. alla punta e al taglio): fu dell’uom più umano Il ferro, che si volse e piatto scese (T. Tasso); analogam., illuminare con luce p., investendo frontalmente il soggetto con il fascio di luce (spec. in fotografia e nelle riprese cinematografiche o nell’illuminotecnica). Con riguardo a un’arma bianca, anche sostantivato, il piatto, la parte larga della lama; di qui la locuz. colpire di piatto, con tale parte: Di piatto usar potea, come di taglio, Ruggier la spada sua (Ariosto); analogam., nel tennis, colpo di piatto, colpo inferto alla palla con il piano della racchetta in senso perpendicolare al terreno di gioco; con altro sign., nello sport del calcio, tirare, calciare, segnare di piatto, colpendo il pallone con la parte interna del piede, così da effettuare un tiro preciso (a scapito della potenza) e radente al terreno. Sempre sostantivato, di altre cose, la faccia piana e più larga: disporre, sovrapporre i mattoni per piatto, orizzontalmente (contrapp. a per coltello). 4. Nell’arte del ricamo, punto p., punto, simile a quello passato, usato soprattutto per riempire spazî non molto larghi, che si esegue generalmente al telaio, lavorando da sinistra verso destra, introducendo l’ago dal basso e facendolo uscire in alto, secondo il tracciato del disegno. 5. tosc., ant. Appiattato, nascosto: E dissi a lui che m’attendessi piatto (Bracciolini); come locuz. avv., di piatto, di nascosto, occultamente: manteneva un intrigo con una fanciulla paesana; ma ... conduceva di piatto questo suo amorazzo (Cantù). Con questo sign., o con quello di appiattito, disteso orizzontalmente (l’interpretazione è controversa): Di sotto ... son li altri tratti Che precedetter me simoneggiando, Per le fessure de la pietra piatti (Dante, con riferimento alla posizione dei papi simoniaci dentro fori scavati nella roccia). ◆ Avv. piattaménte, in modo piatto, cioè senza rilievo, senza vivacità espressiva: esprimersi piattamente; riferire piattamente eventi importanti e drammatici.

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