Penetròmetro

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penetrometro


penetròmetro s. m. [comp. di penetr(are) e -metro]. – 1. Apparecchio per la determinazione della consistenza dei materiali a elevata viscosità, quali bitumi, cere, grassi, ecc.: consta di un recipiente cilindrico in cui viene colato e mantenuto a una determinata temperatura il materiale da provare, e di un ago, di forma e dimensioni unificate, poggiato sul materiale per un tempo di 5 secondi; la misurazione si effettua rilevando su un apposito quadrante la profondità di penetrazione dell’ago nel materiale in prova. Apparecchi analoghi sono usati anche in agricoltura e nell’industria alimentare per valutare il grado di maturazione di alcuni frutti e quindi il momento più adatto per la raccolta, il trasporto e l’eventuale trasformazione industriale. 2. In geotecnica, nome di strumenti usati per saggiare la resistenza di un terreno alla penetrazione: ne esiste un tipo dinamico, costituito da un’asta metallica terminante a punta, in cui tale resistenza viene misurata dai colpi di maglio di un dato peso, cadente da un’altezza prefissata, necessarî per ottenere un dato abbassamento dell’asta nel terreno; con un secondo tipo, statico – nel quale l’asta terminante a punta conica è contenuta in una camicia tubolare metallica – la resistenza si ottiene spingendo nel terreno per mezzo di un martinetto, posto a contatto con una robusta incastellatura, alternativamente l’asta a punta e la camicia, registrando quindi le pressioni del martinetto dalle quali si risale alle forze occorrenti per l’infissione dell’asta e per lo scorrimento della camicia.