Pectina

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pectina


s. f. [der. del gr. πηκτός «condensato»; v. pecto-]. – Nome generico di polimeri naturali ad alto peso molecolare relativo (fino a 400.000 almeno), solubili in acqua, contenuti in frutti, semi, radici carnose, ecc. dei vegetali superiori, e di alcuni in particolare (agrumi, mele cotogne, barbabietole, carote); chimicamente le pectine sono costituite di catene lineari di acido poligalatturonico esterificato in grado più o meno alto con alcol metilico o con acido acetico, munite di catene laterali formate da varî zuccheri; hanno grande tendenza a gelificare, specialmente se si trovano in ambiente leggermente acido e in presenza di zuccheri. Si ottengono industrialmente dalle polpe residuate dall’estrazione di succhi di frutta o dalla preparazione dello zucchero di barbabietole; ben depurate, si presentano come polveri quasi bianche. Vengono usate come gelificanti e addensanti in prodotti alimentari (marmellate e gelatine di frutta, gelati, budini, creme), cosmetici e farmaceutici (gelatine, creme); nell’industria tessile come adesivi, bozzime e appretti; in medicina come emostatici e antidiarroici e come veicoli ritardanti l’assorbimento di farmaci.