Patto della crostata

Neologismi (2014)

patto della crostata


loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo informale sulle riforme costituzionali siglato fra esponenti del Governo e dell'opposizione, nel corso di una cena conclusasi con una crostata. Ma l'ex "picconatore" [Francesco Cossiga, ndr] va avanti per la sua strada: suggerisce, incontra e fa mostra di grande sarcasmo. Definisce "patto della crostata" l'ormai famosa cena a quattro a casa Letta per salvare la Bicamerale. (Felice Saulino, Corriere della sera, 20 settembre 1997, p. 3) • Ma il precedente più illustre porta il nome di «patto della crostata». Era il 18 giugno 1997: la commissione Bicamerale per le riforme istituzionali, presieduta da Massimo D'Alema, rischiava di finire in un vicolo cieco. A casa di Gianni Letta, alla Camilluccia a Roma, vennero allora invitati lo stesso D'Alema (Pds) e Franco Marini (Ppi) per l'Ulivo; Berlusconi (Forza Italia) e Gianfranco Fini (An) per il Polo. Attorno alla crostata che, secondo una tradizione mai ufficialmente confermata, venne preparata dalla signora Letta come dolce per chiudere il pasto ottenendo l'unanimità dei consensi, fu raggiunto un patto: governo di tipo semipresidenziale e legge elettorale maggioritaria a doppio turno. (Giornale.it, 21 dicembre 2009, Politica) • Nel cosiddetto "patto della crostata" D'Alema si impegna a non spingere sulla legge sul conflitto di interessi e Berlusconi intende proseguire i lavori della Bicamerale fino all'accordo finale. (Daniele Biacchessi, Sole 24 Ore.com, 20 gennaio 2014, Notizie).

Espressione composta dal s. m. patto, dalla preposizione di e dal s. f. crostata.