Patrïarca

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patriarca


patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estens., la persona più anziana e più autorevole di un gruppo o in un campo di attività; in senso fig., persona anziana e venerabile, capostipite di una numerosa discendenza. In senso storico, denominazione dei più antichi progenitori del popolo ebraico: i p. dell’Antico Testamento. 2. Nell’ambito del cristianesimo, il maggiore dignitario di una comunità cristiana e, in senso più tecnico e preciso, il dignitario ecclesiastico che soprastà ai vescovi, godendo, in ragione della sede, di speciali facoltà e prerogative: il p. di Gerusalemme, di Antiochia; il p. di Venezia. 3. fig., letter. Istitutore di un ordine religioso: E questo fu il nostro patriarca (Dante, facendo parlare san Tommaso che così definisce san Domenico, fondatore dell’ordine a cui egli stesso appartiene).

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