Paternità

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paternita


paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che unisce il padre al figlio sia come vincolo affettivo sia nei suoi aspetti giuridici: diritti e doveri della p.; p. cosciente, o responsabile, voluta con libera scelta, non affidata al caso; le gioie della paternità. Nel linguaggio giur.: p. naturale, legittima, secondo che la coppia sia o no unita in matrimonio (con riguardo agli effetti legali); presunzione di p., secondo cui il marito della donna, dalla quale nasca il figlio, è considerato padre del medesimo, sempre che questo sia stato concepito durante il matrimonio; disconoscimento della p., azione tendente a rimuovere la presunzione di paternità sul presupposto che il nato, pur essendo stato concepito durante il matrimonio, non è stato concepito nel rapporto tra il marito e la moglie; dichiarazione giudiziale di p., tendente ad accertare il rapporto di filiazione naturale e ad attribuire con provvedimento del giudice la paternità naturale di un figlio a colui che risulti padre a seguito di adeguati accertamenti; ricerca della p., espressione che si riferisce agli esami di laboratorio compiuti su alcuni marcatori genetici (enzimi eritrocitarî, proteine seriche, ecc.) e sull’applicazione delle moderne tecniche di studio al DNA dei soggetti in questione, volti a stabilire con certezza eventuali rapporti di discendenza o parentela. Con sign. più ampio, in antropologia sociale, il termine indica la condizione di padre in quanto socialmente riconosciuta nell’àmbito di una determinata cultura, comprendendo quindi anche la condizione di chi riveste un ruolo analogo a quello del genitore in base all’adozione o ad altri istituti. b. Per estens., p. spirituale, il rapporto di cognazione del padrino col battezzato o cresimato. c. Il nome del padre indicato, in documenti o altrove, come elemento delle generalità d’una persona: manca l’indicazione della p.; nome, cognome, p. e maternità. 2. fig. Appartenenza di un’opera, di uno scritto, di una dottrina, di un’affermazione e sim., a una determinata persona: determinare la p. di un’opera letteraria, di un dipinto; i settenari ipnotici e percussivi del Detto d’Amore, ... poemetto di probabile p. dantesca (Giuseppe Pontiggia); gli è stata inesattamente attribuita la p. dell’articolo; un’iniziativa di cui nessuno vuole assumersi la paternità. 3. Titolo che si dà talora, come vocativo, a religiosi claustrali (è forma più reverenziale e solenne che padre), sempre preceduto, o seguito, dall’agg. possessivo: mi rivolgo alla vostra P., o alla P. Vostra; scommetterei che ha dovuto dar più d’una volta da pensare a vostra p. (Manzoni).