passare v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada principale, per una scorciatoia; per dove sei passato?; p. per luoghi bui, per una zona poco frequentata; è una strada centrale dove passa molta gente. Anche con riferimento ad animali, veicoli, imbarcazioni e sim.: stormi di uccelli passavano nell’aria; per questo viale passano molte macchine; Passa la nave mia colma d’oblio Per aspro mare (Petrarca). Per estens., con riferimento alle strade stesse: è un viottolo che passa attraverso i campi; questo sentiero passa per il bosco. Anche, attraversare (sempre nel senso della lunghezza) l’interno di un luogo: p. per una galleria, per un tunnel, per un corridoio sotterraneo; spec. con riferimento a cose, a liquidi scorrenti o ad altri fluidi: il cibo passa per l’esofago; l’acqua passa per un condotto di cemento; il gas passa attraverso un tubo; il filo per cui passa la corrente. b. Toccare, attraversare un luogo durante il cammino, cioè in un tratto del proprio percorso: nel viaggio di ritorno, sono passato per