Pallòttola

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pallottola


pallòttola s. f. [dim. di palla1]. – 1. a. Pallina, piccola sfera di materia solida e compatta: p. di legno, di vetro, di plastica; il pallottoliere ha 10 p. per ogni fila. b. Corpo formato di materia raccolta e compressa a forma di sfera: fare una p. di carta, di mollica, di creta; gli impasti di carne sono approntati in p. grandi due palmi, il macinino espelle la carne che viene insaccata nei budelli (Pier Vittorio Tondelli). c. Nella locuz. avv. a pallottola, a forma di palla: avere il naso a pallottola, con la punta piuttosto grossa e tondeggiante. 2. Originariamente, denominazione del piccolo proiettile sferico di piombo che, nelle armi portatili ad avancarica e ad anima liscia, veniva introdotto dalla bocca nella canna e calcato sopra la carica di lancio per mezzo dell’apposita bacchetta. Nelle moderne armi a retrocarica e a canna rigata il termine rimane nell’uso per indicare i proiettili di forma non più sferica ma generalmente ogivale, costituiti da un nucleo di piombo indurito incamiciato da un involucro di lega di rame o di altro metallo duttile (grazie al quale il proiettile s’impegna nella rigatura della canna), e uniti al bossolo (contenente la carica di lancio) insieme col quale formano la cartuccia: È sera. Si è in estate perché le finestre della cucina sono aperte. Ed ecco che al posto del calabrone arriva una p. che punge sulla fronte la bella padrona di casa (Aurelio Picca). 3. P. di neve, macchia bianca, rotonda, sulla fronte del cavallo. ◆ Dim. pallottolina (le pallottoline del rosario), meno com. pallottolétta e pallottolettina.

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