Paeṡàggio

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paesaggio


paeṡàggio s. m. [der. di paese, sul modello del fr. paysage]. – 1. a. Veduta, panorama; parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato: un p. pittoresco, incantevole, ridente, melanconico; p. campestre, montuoso, marino; p. invernale; ammirare il p.; dalla finestra si vede un bellissimo paesaggio. Con riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali, o a località di particolare interesse storico e artistico, ma anche, più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e conservare (v. ambiente): difesa, tutela del p.; associazioni per la protezione del p.; nella tecnica stradale, p. laterale, l’aspetto con cui si presentano, agli occhi di chi percorre una strada, le zone che la fiancheggiano. b. Pittura, disegno, fotografia che ha per soggetto un paesaggio: un p. fiammingo; un p. impressionista; un pittore di paesaggi. 2. P. geografico, il complesso degli elementi che costituiscono i tratti fisionomici di una certa parte della superficie terrestre; si può considerare come la sintesi astratta dei paesaggi visibili, in quanto rileva di essi soltanto i caratteri che presentano le più frequenti ripetizioni sopra uno spazio più o meno grande, superiore in ogni caso a quello compreso da un unico orizzonte: p. carsico, glaciale, desertico, se gli elementi caratterizzanti prescelti sono quelli fisici del suolo; p. forestale, steppico, in base a elementi fitogeografici; p. a risaie, minerario, portuale, in base a elementi antropici.

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