Òbbligo

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obbligo


òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni di gratitudine o convenienza, o da altre esigenze e circostanze: gli o. del cittadino, del cattolico; gli o. di padre, di figlio; gli o. del proprio stato, del proprio grado; obblighi d’ufficio; gli o. del matrimonio; obbligo degli alimenti, di fornirli a chi ne ha diritto per legge (v. alimento, n. 2 b); o. scolastico, periodo di istruzione obbligatoria e gratuita, impartita per almeno dieci anni (secondo il nuovo regime in vigore dall’anno scolastico 2007-2008; in precedenza, per almeno otto anni, cioè fino al compimento del 14° anno di età); scuola dell’o., la scuola elementare e media inferiore; obbligo di soggiorno (o soggiorno obbligato), misura di prevenzione (v. soggiorno, n. 1 b); avere obblighi di leva, essere tenuto al servizio militare di leva (al contr., essere esente da obblighi di leva); o. di pagare, di compiere una data prestazione; o. di legge, d’onore, di coscienza; o. di riconoscenza, di gratitudine (anche assol., in frasi come avere degli o. con o verso qualcuno); o. grave, stretto, rigoroso, assoluto, inderogabile, preciso; è un o. sacrosanto. Talora con senso più vicino a dovere: il mio o. l’ho fatto, o l’ho assolto; conosco i miei o., ciò che la legge o la coscienza m’impone. Locuz. varie: assumersi, contrarre, acquistare un o., degli o.; adempiere, soddisfare un o.; mancare, venire meno a un o.; avere l’o., essere in o. di, essere obbligato a: non sei in o. di rispondere, se non vuoi; sentirsi in o., farsi un o., ritenersi obbligato a fare qualche cosa o a seguire un dato comportamento, anche per senso del dovere o come attestazione di riconoscenza: mi sento in o. di avvertirvi che ...; non mi sento in o. verso nessuno; mi feci un o. di congratularmi con lui; con sign. simile, mi corre l’o. (so quanto è grande l’o. che mi corre verso di voi); nel linguaggio burocr., fare o., imporre come dovere civico o morale (è fatto o. a chiunque sia a conoscenza del fatto di darne notizia alle autorità). Come locuz. agg., d’obbligo, obbligatorio: è d’o. l’abito da sera; festa d’o., di precetto; anche di cosa richiesta dalle convenienze, dalla tradizione, e perciò non spontanea: complimenti d’obbligo.

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