Obbligare

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obbligare


(ant. obligare) v. tr. [dal lat. obligare, comp. di ob- e ligare «legare»] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc., ant. io òbligo, ecc.). – 1. a. Stringere con obbligo, legare con vincolo giuridico o morale: la legge obbligava i cittadini maschi al servizio militare; il contratto che abbiamo sottoscritto ci obbliga tutti e tre alla stessa prestazione; il testimone è obbligato dal giuramento a dire tutta la verità. Assol.: la legge obbliga tutti i cittadini, ha forza obbligatoria rispetto a tutti. b. rifl. Impegnarsi: obbligarsi a un patto o con un patto; obbligarsi con giuramento; mi obbligo a restituire il libro entro quindici giorni. In partic., assumere un’obbligazione, vincolarsi mediante obbligazione (nel preciso sign. giur. di questa parola): obbligarsi come mallevadore; obbligarsi per un altro, in nome e per conto di terzi; obbligarsi in solido (o latinamente in solidum), solidalmente con altri, rispondendo ciascuno per l’intero (la locuz. è usata anche con il part. pass.: se un fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento). 2. estens. a. Forzare, costringere, imporre come obbligo, anche senza un vincolo preciso e perentorio (cfr. costringere, di cui è sinon.): fu obbligato a dimettersi per lo scandalo; non si possono o. gli altri a fare e a pensare a modo nostro; come pretendi di obbligarlo a rivelare un segreto?; da un esame spassionato dei fatti sono stato obbligato a concludere che abbiamo torto noi; una noiosa indisposizione l’obbliga a letto (e così nel passivo: è obbligato a letto, è costretto a starci, per malattia); dandoti un consiglio, non intendo obbligarti a seguirlo; la coscienza mi obbliga a dirti la verità; nessuno ti obbliga al silenzio. Con sign. attenuato, indurre con cerimonie, con insistenze anche cortesi: cento volte mi hanno voluto obbligare a bere qualche cosa, o a mangiare, e non ho mai voluto farlo (Goldoni). b. non com. Con sign. ricalcato sul fr. obliger, fare in modo, con atti di cortesia, favori, doni materiali e sim. che una persona si senta legata da obblighi di gratitudine: tentava di obbligarmi con continui regali; anche assol.: ha delle maniere che obbligano. Nel rifl., assumersi legami, crearsi obblighi di riconoscenza, spec. chiedendo favori e sim.: non voglio obbligarmi con, o verso, nessuno; rivolgendoci a lui ci obbligheremo. 3. a. non com. Con compl. oggetto di cosa, vincolare, gravare, onerare: ha obbligato con ipoteca il podere. b. ant. Impegnare, legare: io t’obligo la mia fede (Boccaccio), ti dò la mia parola. ◆ Part. pres. obbligante e part. pass. obbligato, anche come agg., v. le rispettive voci.