Nùvola

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nuvola


nùvola s. f. [lat. nūbĭla, pl. di nūbĭlum (v. nuvolo2)]. – Sinon. più com. e più pop. di nube, in senso proprio: n. bianche, grigie; un cielo pieno di nuvole, coperto di nuvole; n. portate dal vento. Con uso esclusivo in alcune locuz. fig. dell’uso fam.: avere la testa tra le n., essere distratto; vivere tra le n., essere abitualmente distratto, essere uno sventato, un sognatore, una persona priva di senso pratico; cadere, cascare dalle n., mostrarsi vivamente sorpreso per cosa che si sente dire (o si finge di sentir dire) per la prima volta. Per estens., accumulo più o meno compatto di cose che si librino nell’aria, assumendo forma e leggerezza di una nuvola: dentro una n. di fiori (Dante); n. di polvere, d’incenso; le sue lezioni erano avvolte da una n. di fumo grigio che si mescolava ai capelli grigi, prima di disperdersi nell’aria della classe (Elisabetta Rasy); volavano nel cortile n. d’insetti, di moscerini. Fig., letter., massa, grande quantità: questa commedia sollevava una n. di sentimenti diversi (Piovene); in altri usi fig., per indicare situazione d’incertezza, di preoccupazione, di turbamento (un’atmosfera pesante, carica di nuvole; si cercava di dissipare le n. che sembravano minacciare i rapporti internazionali, e sim.), è meno com. di nube. In fisica, n. elettronica, la carica spaziale negativa, costituita da elettroni, che rappresenta la distribuzione probabilistica di questi attorno ai nuclei degli atomi. In informatica, l'insieme delle risorse hardware o software presente in sever remoti e distribuito in rete, contenente i dati e i programmi di un utente; cloud. ◆ Dim. nuvolétta, nuvola di piccole dimensioni, leggera, anche di vapore, di fumo, ecc. (in partic., nei fumetti e in alcune illustrazioni, è così chiamato il campo, a forma di piccola nuvola o di fumo che fuoriesce dalla bocca dei personaggi raffigurati, in cui sono scritte le parole che si immaginano pronunciate da questi), meno com. nuvolina; pegg. nuvolàccia.