Nuova normalità

Neologismi (2020)

nuova normalita


nuova normalità loc. s.le f. Situazione di ritorno o ripristino di condizioni considerate normali, in cui spesso permangono i segni e gli effetti del precedente periodo di crisi acuta. ♦ Che cosa fece il Comitato di salute pubblica, e in esso e per esso Robespierre, asceso al culmine della sua potenza? Anche se non voleva accettare la tesi moderata, avrebbe almeno potuto adoperarsi a consolidare una nuova normalità giocando gli uni contro gli altri. Esso invece soppresse gli uni e gli altri: né più né meno di come ha fatto in Russia, ai nostri tempi, Stalin. (Luigi Salvatorelli, Stampa, 18 aprile 1962 p. 3) • È in tale viluppo drammaticamente quotidiano che si perde il giornalista Georg Laschen, inviato in Libano di un giornale tedesco un po' in missione giornalistica un po' in fuga personale da un rapporto problematico con la moglie. Sbattuto in mezzo all'orrore, Laschen comincia con il subirlo e finisce per accettarlo come una nuova normalità, vivendo anche personalmente l'inganno di una falsa storia d'amore con una compatriota ormai da anni avvezza agli inferi. (l. m., Avanti!, 11 maggio 1982, p. 15, Spettacoli) • E decisamente chiedeva troppo alla mitezza filippina, perché, rauca di troppe grida e canti, la folla alla fine è penetrata nel palazzo mettendolo a sacco, mentre la trasmissione continuava fra esortazioni, ringraziamenti, dichiarazioni di perdono e parole di pace. Così Manila assapora la propria nuova normalità, con molta commozione e poca retorica, anzi con assoluta naturalezza. (Edgardo Bartoli, Repubblica, 28 febbraio 1986, p. 6, La caduta di Marcos) • E il film ha cominciato a dividere i critici e gli intellettuali che, proprio in questi giorni, si stanno interrogando sulla possibilità di "una nuova normalità" tedesca. (Barbara Stefanelli, Corriere della sera, 15 novembre 1998, p. 35, Spettacoli) • Bill Gross, il numero uno di Pimco, s'è quasi autocelebrato nella sua ultima lettera agli investitori. È lui che ha coniato l'espressione New Normal (nuova normalità) per significare l'avvento di un nuovo ciclo in cui l'economia dei paesi avanzati crescerà molto meno di quanto abbia fatto dopo le recessioni degli ultimi 30-40 anni. E di conseguenza anche i mercati finanziari si dovranno adeguare a questa nuova, cronica anemia. (Walter Riolfi, Sole 24 Ore.com, 3 luglio 2010, Finanza & Mercati) • La nuova normalità cinese parte da una crescita del 6,9%. L’espansione della seconda economia al mondo è stata nel 2015 la più bassa dal 1990, quando la Repubblica popolare subì i contraccolpi internazionali della repressione del movimento di piazza Tian’anmen. (China Files, Fatto Quotidiano.it, 19 gennaio 2016, Numeri & News) • [tit.] Trend Micro, evento 'Cybercicurity’: il 2020 sarà l'anno di una nuova normalità. (Ansa.it, 21 gennaio 2020, Economia) • La propaganda di regime esalta la vittoria nella "guerra del popolo" contro il virus, quella che a un certo punto sembrava la Chernobyl di Xi Jinping e del Partito viene riscritta come il loro trionfo, una ricetta per il mondo. Ma la vita restituita ai cittadini cinesi non assomiglia a quella vecchia, prima dell'epidemia e della quarantena. È una nuova normalità, trasfigurata dalla minaccia del virus, in cui restano mascherine, controlli, distanze, limitazioni assortite. (Filippo Santelli, Repubblica, 20 marzo 2020, p. 20, Mondo) • L’Italia ha respinto tentazioni di sapore eugenetico, che hanno trovato invece maggior consenso in altri Paesi col negare a priori l’accesso alle terapie intensive al di sopra di certe soglie di età; al tempo stesso sembriamo diventati indifferenti alle decine di morti che ogni giorno continuano in questa coda pandemica. E viene da chiedersi: come sarebbe stata questa nuova normalità se a morire non fossero stati soprattutto anziani con una salute già compromessa, ma giovani in salute, come accaduto in pandemie del passato? (Assuntina Morresi, Avvenire.it, 11 giugno 2020, Famiglia e Vita).

Composto dal f. dell’agg. nuovo e dal s. f. normalità.

La locuzione compare già nel quotidiano «La stampa» del 7 febbraio 1924, p. 1: «Invece dell'isolamento non si dimostra contento il clerico-fascista Corriere d'Italia, che giustifica pienamente la condotta dell'on. Mussolini verso i partiti fiancheggiatori, per dare, naturalmente, torto o questi ultimi. Sentitelo: “Il capo del Governo e del fascismo crede di continuare, e continua di fatto, con mezzi eccezionali il compito eccezionale di ridare al paese una disciplina per arrivare ad un nuovo assestamento, nel quale sia possibile all'eccezionalità del primo momento sostituire una nuova normalità stabile e salda”».