Non-persona

Neologismi (2008)

non-persona


(non persona), s. f. Essere al quale non è riconosciuto lo statuto di soggetto responsabile, titolare di determinati diritti e doveri. ◆ Si è detto troppo sulla natura dell’embrione: se sia fin dall’inizio del concepimento una persona, oppure un progetto di persona che inizia subito la sua evoluzione e la persegue senza soluzione di continuità, oppure una non-persona almeno fino a quando non sarà dotato di un inizio di sistema nervoso. (Eugenio Scalfari, Repubblica, 12 giugno 2005, p. 1, Prima pagina) • [Giorgio] Napolitano è giunto al punto essenziale. Ha voluto ricordare la vergogna della «congiura del silenzio», il sudario «amaro e demoralizzante dell’oblio», la nebbia del negazionismo all’italiana che per più di mezzo secolo ha continuato ad avvolgere questi esuli colti, scolarizzati, silenziosi, poliglotti, rispettosi della legge, invaghiti nonostante tutto dell’Italia, riducendoli a persone non grate o, peggio ancora, a non persone: «Anche di questo non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica». (Enzo Bettiza, Stampa, 11 febbraio 2007, p. 1, Prima pagina) • La riflessione del Cristianesimo sull’Accusatore era già passata dai dilemmi da cui [Vito] Mancuso fugge attraverso il ricorso alla simbolizzazione e dai quali «Il Foglio», che ieri ha ospitato l’articolo del teologo, si ritrae con una bella citazione di Joseph Ratzinger sul diavolo come non-persona. (Alberto Melloni, Corriere della sera, 9 marzo 2008, p. 35, Cultura).

Derivato dal s. f. persona con l’aggiunta del prefisso non-.

Già attestato nella Repubblica del 13 ottobre 1984, p. 11, Politica estera (Rodolfo Brancoli).