Neuroplasticità

Neologismi (2015)

neuroplasticita


neuroplasticità s. f. Nelle neuroscienze, la capacità del sistema nervoso di adattare la propria struttura in risposta a una varietà di fattori e di stimoli interni o esterni, comprese le situazioni patogene acute (per esempio, ictus cerebrali, traumi). ◆  Il suo caso però ha un altro motivo di interesse, perché come nessun altro porta acqua al mulino della rivoluzionaria teoria della «neuroplasticità»: il cervello è mutevole e malleabile come un pezzo di argilla, capace - grazie al pensiero - di superare i circuiti danneggiati e costruire reti neuronali alternative. Una tesi che rimette in discussione le fondamenta filosofiche del rapporto tra cervello e mente (chi influenza di più l'altro?), e che è stata da pochi mesi divulgata nel libro The Brain That Changes Itself («Il cervello che cambia se stesso», Penguin Books) dello psichiatra canadese Norman Doidge. (Stefano Montefiori, Corriere della sera, 22 luglio 2007, p. 17) •  Oggi però, grazie agli strumenti neuroscientifici, è un organo meno sconosciuto e si stanno facendo strada terapie innovative che rimettono tutto in discussione: fanno leva sulla neuroplasticità, ossia la capacità del cervello di cambiare e ripararsi. (Giuliano Aluffi, Repubblica, 29 maggio 2015, Il Venerdì, p. 71).

Composto dal confisso neuro- aggiunto al s. f. plasticità.