Nasale

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nasale


agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., in chirurgia, v. rinoplastica. In antropometria, punto n., lo stesso che nasion (v.); indice n., rapporto centesimale tra la larghezza e l’altezza del naso (per cui gli individui si classificano in leptorrini, mesorrini, camerrini). b. In anatomia comparata: cavità n., la cavità che in tutti i vertebrati ospita l’organo olfattivo, e la cui funzione è spesso anche olfattoria (come, per es., nell’uomo); setto n., setto osteocartilagineo sagittale che divide in due parti simmetriche (fosse n.) la cavità nasale; osso n. (anche sostantivato, il nasale), osso di rivestimento pari, a forma di lamina quadrilatera, situato tra il frontale superiore e il mascellare superiore, presente in tutti i vertebrati superiori (a eccezione dei pesci cartilaginei); cartilagini n., le cartilagini che formano la porzione anteriore del naso; capsula n., la struttura che comprende sia le fosse nasali sia l’organo dell’olfatto; spina n., piccola apofisi dell’osso frontale articolata con le ossa del naso e con la lamina dell’etmoide; mucosa n., la mucosa che riveste le cavità nasali (detta anche mucosa pituitaria); valvola n., qualunque struttura della narice che permette il passaggio di acqua in una sola direzione (come, per es., le valvole nasali dei pesci selaci, costituite da piccole pieghe cutanee che ricoprono parzialmente le fossette olfattorie); nervo n., altro nome del nervo nasociliare; squama n., ciascuna squama che riveste esternamente la cavità nasale di molti rettili; solco n., setto osteocartilagineo, caratteristico dei rettili, che divide in senso trasversale la squama nasale. 2. agg. a. e s. f. In fonetica, detto di articolazione che comporta una risonanza nelle fosse nasali, provocata dall’abbassamento del velo palatino e dal conseguente inserimento delle cavità nasali nel meccanismo fonatorio: fonemi n., consonanti n., sonanti e vocali n. (con sign. generico, anche come s. f., una n., le nasali). L’italiano ha tre consonanti nasali (m, n, gn), non ha sonanti nasali, tranne in qualche interiezione come ehmm›, uhmm›, e non presenta vere e proprie vocali nasali (a differenza, per es., del francese). b. Nel linguaggio com., con sign. più generico, di voce in cui la risonanza nelle fosse nasali sia particolarmente sensibile, come caratteristica costituzionale normale oppure occasionale e temporanea, per lo più di natura patologica: aveva un forte raffreddore, e parlava con voce n., o di timbro nasale. Per estens., si dice anche del suono di uno strumento musicale che abbia timbro simile a quello della voce nasale. 3. s. m. Nelle armature antiche, parte dell’elmo che serviva a proteggere il naso, fissa negli elmi più antichi, spesso mobile in quelli medievali e rinascimentali, in cui poteva scorrere in una guida o ruotare con una cerniera verso l’alto: Pallade ha l’elmo corintio Col duplice occhio e il nasale (D’Annunzio). ◆ Avv. nasalménte, non com., con suono, voce, timbro nasale.

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