Mòrbo

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morbo


mòrbo s. m. [dal lat. morbus]. – 1. a. Malattia: Da chiuso m. combattuta e vinta (Leopardi); Destò quel Dio nel campo un feral m. (V. Monti). È voce non com. e, fuori dell’uso letter., si usa in frasi di tono solenne: rapito da m. crudele, da improvviso, da repentino m. (in annunci di morte); o quando si parli di malattia grave a carattere epidemico (colera, peste e sim.): la violenza del m.; il diffondersi, l’infierire del m.; m. pestilenziale; Il m. infuria, Il pan ci manca (Fusinato). Raro in usi fig. per indicare malattia morale che si diffonde rapidamente. b. Nel linguaggio medico il termine è usato, con aggiunta di opportune determinazioni, per indicare particolari tipi di malattia (di cui si danno qui di seguito soltanto alcuni esempî, tra i più noti): m. di Addison (o m. bronzino), forma cronica di iposurrenalismo, dovuta a lesioni della corteccia surrenale di natura per lo più tubercolare, caratterizzata da colorazione bruna della cute e delle mucose, astenia, dimagrimento, disturbi digestivi; m. di Basedow, malattia endocrina, per lo più a decorso cronico, che si manifesta con esoftalmo, ingrossamento della tiroide, tachicardia, dimagrimento e disturbi neurovegetativi; m. di Cooley, o talassemia maggiore, v. talassemia; m. di Parkinson, affezione cronica del sistema nervoso centrale, tipica dell’età matura o avanzata, caratterizzata da tremore, spec. agli arti e al viso, rigidità muscolare, abolizione o riduzione dei movimenti, oltre che da sintomi di sofferenza neurovegetativa e psichica; m. di Pott (o spondilite tubercolare), malattia che colpisce soprattutto i giovani, dovuta alla localizzazione di bacilli tubercolari in una o più vertebre contigue dei diversi segmenti della colonna vertebrale; m. azzurro o blu o ceruleo, v. blu; m. gallico o celtico, v. celtico; m. medinense, v. medinense; m. asiatico, nome poco com. del colera; m. sacro, antico nome dell’epilessia. c. In veterinaria, m. coitale, altro nome della sifilide equina (o durina), causata da un protozoo flagellato, Trypanosoma equiperdum. d. In patologia vegetale, m. dei giacinti, nome di varie malattie dei giacinti prodotte da batterî e da funghi: il m. o marciume giallo, prodotto da Xanthomonas hyacinthi, che fa marcire gli scapi e i bulbi; il m. o marciume molle, degli steli fiorali del giacinto, provocato da un batterio non ben identificato; il m. nero, dovuto al fungo Sclerotinia bulborum, che s’inizia sulle tuniche esterne, penetra in quelle interne e provoca marciume alla sommità del bulbo. 2. ant. e poco com. Odore pestilenziale (cfr. ammorbare).

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