Mondadoriano

Neologismi (2008)

mondadoriano


agg. Della casa editrice Mondadori. ◆ Le foto della vergogna furono pubblicate dal settimanale mondadoriano, che condusse una campagna dura, sobria e non antimilitarista, (Foglio, 8 maggio 1998, p. 3) • «Ti pregherei, anche a nome del Direttore, il conte [Giuseppe] Della Torre, di scrivere un articolo su [Luigi] Pirandello in occasione del recentissimo compimento dell’edizione mondadoriana di tutte le sue novelle e di tutti i suoi romanzi». Così in una allora – 15 dicembre 1941 – insolita e rara intercomunale dalla Città del Vaticano, Guido Gonella, redattore autorevolissimo dell’«Osservatore Romano», guida coi suoi «Acta diurna» alla coscienza degli italiani liberi dopo aver subito il carcere per questo suo impegno civile. (Vittore Branca, Sole 24 Ore, 20 agosto 2000, p. 22, Cultura) • [Dante Isella] entrò nella polemica sull’autenticità del «Diario postumo» con coraggio, come era stato pronto a sdegnarsi per la chiusura di gloriose collane, dai «Classici» mondadoriani alla Ricciardiana. E non disegnano forse un autoritratto morale gli autori cui dedicò il suo lavoro, felicità e consolazione dell’uomo, secondo la sua laica fede? Scrittori per i quali la letteratura non è mai ozio, ma attenzione alla realtà, senso di umanità nella gioia e nel dolore, serietà morale, forza di verità. (Pietro Gibellini, Avvenire, 4 dicembre 2007, p. 31, Agorà).

Derivato dal nome proprio della casa editrice Mondadori con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.

Già attestato nella Repubblica del 28 settembre 1984, p. 16, Cronaca (Silvia Giacomoni).