Misinterpretazione

Neologismi (2008)

misinterpretazione


s. f. Interpretazione errata, fraintendimento. ◆ Ha ragione [Vladimir] Nabokov quando sostiene che ormai la parola «realtà» può essere impiegata solo tra virgolette. Ma le virgolette non sono parentesi: un conto è, della «realtà», mettere a fuoco i fluidi fondamentali – come insegna la scienza – attraverso la complessità interattiva del rapporto tra Soggetto e mondo esterno; un conto è metterne in dubbio – com’è di moda nel cocktail dominante di pensieri deboli e metafisiche di serie B – il carattere oggettivo e in ultimo l’esistenza. All’equivoco contribuisce proprio una misinterpretazione della scienza: ed è esemplare, al proposito, l’uso sempre più disinvolto dei concetti della meccanica quantistica a legittimazione dei deliri new age. (Sandro Modeo, Corriere della sera, 15 febbraio 1998, p. 32, Cultura) • Molte voci dell’«Enciclopedia [dei giochi»] sono dedicate ai giochi di parola, alle misinterpretazioni, all’enigmistica... Non mi dirà che anche qui i letterati sono indifferenti... «Qui no, naturalmente e non credo possano esistere poeti e più in generale scrittori che non si siano misurati prima o poi con il gioco di parole. O perfino con i giochi di parole nel senso enigmistico del termine» [Giampaolo Dossena intervistato da Paolo Mauri]. (Repubblica, 5 febbraio 1999, p. 37, Cultura) • Nella lettera a [Sergio] Cofferati, [Carlo] Taormina esordisce esprimendo dispiacere per la «misinterpretazione» effettuata dalla Cgil e da alcuni organi di informazione sul proprio intervento. (Padania, 22 marzo 2002, p. 34, Taccuino).

Adattato dall’ingl. misinterpretation.

Già attestato nella Stampa del 24 ottobre 1992, Tuttolibri, p. 6 (Stefano Bartezzaghi).

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