Lunare

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lunare


agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in astronomia chiamate mari; mese l., il tempo che dura una lunazione (con questo sign., anticam. anche s. m.: or sappi ch’avarizia fu partita Troppo da me, e questa dismisura Migliaia di lunari hanno punita [Dante]); anno l., periodo di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi, pari a 12 lunazioni; ciclo l., lo stesso che ciclo metonico (v. metonico). b. Illuminato dalla luna: un paesaggio l.; notte l.; anche con riferimento a paesaggi desolati, illuminati da una luce spettrale, livida: la linea ferroviaria ... faceva una larga svolta per Metaponto attraverso plaghe lunari (Tomasi di Lampedusa); o immersi nel silenzio, privi di vita: sembra un mondo spento, lunare (Alvaro). In usi poet., che ha il colore bianco argenteo della luna: un fascio di rose bianche, nivee, l. (D’Annunzio); riferito al viso o ad altra parte del corpo, bianco pallido: adoro il pallor l. degli omeri belli (Carducci). c. Ipotetico abitante della luna: essendo loro domestiche le cose del nostro genere come quelle dei popoli l. e gioviali (Gioberti); anche sost.: un incontro con i Lunari. 2. Con accezioni specifiche: a. In chimica: caustico l. (da luna, nome alchimistico dell’argento), antica denominazione del nitrato d’argento fuso dotato di proprietà caustiche (sinon. di pietra infernale). b. Lettere l., nel computo del calendario, sistema ideato dai cronologi medievali per ritrovare l’età della luna (e conseguentemente fare il computo della Pasqua e delle altre feste mobili), mediante tre serie di lettere, 20 da A a V, 20 da A. a V., 19 da .A a .T (59 lettere in tutto), con le quali venivano designati i giorni di due lunazioni successive che sono, appunto, 59; nelle datazioni, quando era indicata la lettera lunare, si adoperava la lettera associata al plenilunio di marzo, cioè quello pasquale. c. Con altro sign., lettere l., nella grammatica araba, le consonanti (’, b, ǵ, , kh,‚, gh, f, q, k, m, h, w, y) che, se iniziali di parola, non causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo; traggono il loro nome dal significato della parola presa abitualmente come esempio: al-qamaru «la luna», e si contrappongono alle lettere solari. d. Limoni l., varietà di limoni allungati, con scorza grossa e rugosa, poco acidi, che maturano normalmente nei mesi di luglio e agosto; così detti perché, in climi adatti, la pianta può fruttificare a ogni luna, cioè tutti i mesi. e. Pietra l., in mineralogia, varietà di adularia, detta anche pietra di luna (v. luna, n. 7).