Lontano

Vocabolario on line

lontano


agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel l. Giappone, nelle l. Americhe; nelle steppe l.; recarsi in un posto l., in una strada l.; la nave era già l.; quando volli richiamarlo, egli era ormai l.; ripensare alla patria l., ai figli lontani. Specificando il luogo o la persona da cui si è distanti o separati: la villa non deve essere molto lontana da qui; siamo ancora lontani dalla meta; erano seduti lontani uno dall’altro; sono vissuti sempre lontani dai genitori. Talora ha il semplice sign. di assente: brindo agli amici vicini e l. (cioè ai presenti e agli assenti). Con sign. più partic., poet., che si estende per lungo tratto, ampio, esteso: quant’è che tu venisti Al piè del monte per le l. acque? (Dante). Determinando la distanza, acquista valore relativo: poco, molto, troppo l.; eravamo lontani un miglio dalla costa; il paese è l. pochi chilometri. b. Remoto nel tempo (sia rispetto al passato sia rispetto al futuro): in epoche lontanissime, infinitamente lontane; in tempi assai l. da noi; in un l. avvenire; in un domani più o meno l.; la conclusione è ancora l.; l’inverno non è l. ormai; ricordi l., che si riferiscono a tempi remoti. Poet., che si estende o si estenderà lungamente nel tempo: Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto ’l mondo lontana (Dante). c. In senso fig., per indicare una lontananza ideale, astratta (cioè non locale o temporale): tenere qualcuno l. dal male, dai pericoli; tenersi l. dalle tentazioni; l’igiene tiene lontane le malattie; le tue supposizioni sono lontanissime dal vero; un’idea simile è l. dalle mie intenzioni; con da (articolato) e l’infinito: era troppo l. dall’immaginare la veritá; eravamo mille miglia l. dall’indovinare; era talmente l. dal sospettare una simile evenienza, che se ne stava beato a far calcoli sull’avvenire; più raro con prep. semplice: tanto il pover’uomo era l. da prevedere che burrasca gli si addensasse sul capo! (Manzoni). Con accezioni meglio determinabili: sono ben l. dal credergli, dal consentire e sim., non disposto, alieno; causa l., indiretta (più com., causa remota, contrapp. a causa prossima); siamo l. parenti, non stretti; un l. sospetto, un l. timore, vago, non ben certo né chiaramente definito; e con senso simile: ne ho appena una l. idea, indeterminata; c’è ancora qualche l. probabilità, debole, poco sicura; speranze l., incerte; c’è fra loro solo una l. somiglianza, debole, vaga. In altri casi indica divergenza, diversità: siamo l. di gusti, di opinioni; vede Cose da quel che già credea lontane (Ariosto). In fisica, si usa in espressioni quali infrarosso l., ultravioletto l., per indicare radiazioni infrarosse e ultraviolette di lunghezza d’onda rispettivam. molto maggiore e molto minore di quella delle radiazioni luminose, cioè che occupano, nello spettro delle radiazioni elettromagnetiche, una posizione relativamente distante da quella occupata dalle radiazioni visibili. 2. avv. a. In luogo lontano, a grande o a relativamente notevole distanza (con verbi di stato o di moto): stare, abitare, vivere l.; andare l.; gettare il sasso l. (o, con valore relativo, molto, poco l.); vagare l. con l’immaginazione; l’odore si sente l. un miglio; prov., chi va piano va sano e va lontano; ripetuto con valore di superlativo: gli emigranti andavano lontano lontano. Determinando da dove: l. da qui, da lì; il pallone andò a finire l. dalla porta; non ci vede un palmo l. dal naso; prov., lontan dagli occhi, lontan dal cuore, gli affetti si affievoliscono con la distanza, le persone amate si dimenticano con facilità quando sono assenti (si noti anche il troncamento dell’avverbio, che si ha solo, e piuttosto raramente, davanti alle prep. da o di). Nella lingua ant., è usato talvolta con la prep. a (invece che da): una piccola montagnetta ... lontano alquanto alle nostre strade (Boccaccio). Preceduto da prep., per indicare il luogo di partenza, o l’inizio (anche ideale) del moto: venire, arrivare da l. (o di l.); ci seguiva da l.; chiamare, guardare da l.; da l. ci vede poco; mi salutò con un cenno da l.; visto da l., sembra diverso; di lontano Conobbi il tremolar de la marina (Dante); con la mano La fredda morte ed una tomba ignuda Mostravi di l. (Leopardi); fig., rifarsi da o di l., prenderla da l., in una narrazione, incominciando da fatti molto anteriori nel tempo. Meno com. con la prep. per, indicando il moto verso luogo: partire per l., cioè per luoghi lontani (e qui ha già quasi valore di sostantivo). b. Locuzioni fig.: è un uomo che vede l., sagace nel prevedere il corso e lo sviluppo degli eventi; mirare l., tendere a raggiungere un alto scopo. Andare l., fare molta strada, cioè far carriera, aver successo, raggiungere posizioni elevate, e sim.: è un giovane pieno di talento, che andrà l.; al contr., con le sue idee non andrà molto l., non progredirà molto, si rovinerà presto, economicamente o moralmente. 3. Come s. m., letter., lontananza, luogo assai distante (ma s’intende per lo più visibile all’occhio): ascoltando le voci fievoli che mandava la campagna nel l. (D’Annunzio). Anticam. soprattutto con riferimento alla pittura, ciò che in un quadro si vede in lontananza, nello sfondo: vi sono anco alcuni pastori nel l. che guardano le pecorelle (Vasari); spesso al plur.: sfumando i dintorni delle figure, degradando i l. (Algarotti). 4. Locuz. avv. alla lontana, con sign. varî: alla l. da certa gente!, lo stesso che alla larga, a distanza (e con lo stesso sign.: tienti alla l. da lui; quando lo vede, gira alla l. per non incontrarlo); siamo parenti alla l., lo stesso che parenti lontani, cioè non stretti; si somigliano alla l., lo conosco così alla l., mi accennò il fatto alla l., all’incirca, in modo vago; prenderla, pigliarla alla l., avviare un discorso senza affrontare subito l’argomento centrale, ma parlando di cose che con questo sono in rapporto lontano e indiretto, per arrivare gradualmente a ciò che più interessa (con lo stesso senso, anche pigliarla lontana). ◆ Dim. lontanétto, lontanùccio, alquanto lontano (con funzione d’agg. o d’avv.): collocandolo in qualche posto un po’ lontanetto (Manzoni). ◆ Avv. lontanaménte, da lontano, soprattutto in senso fig. e in frasi negative o limitative: non immagini neppure lontanamente ciò che devo dirti; non ci penso, non lo conosco, non me ne ricordo neanche lontanamente; l’affare mi interessa, ma solo così, lontanamente; se solo lontanamente lo sospettassi ...; meno com., in modo vago: mi accennò lontanamente i suoi progetti.