Lindo e pinto

Neologismi (2020)

lindo e pinto


loc. agg.le Elegante e curato, detto di persona; pulito e ordinato, detto di luoghi, ambienti e sim. ♦ Durante gli ultimi due mesi a Luanda hanno lavorato a spezzaschiena: quattro alberghi ristrutturati, il palazzo del congressi elettronicizzato, le strade principali bitumate, lampioni, ridipinte le facciate. Tutto è lindo e pinto ma svoltato l'angolo trovi colline di immondizia, la lebbra delle bidonvilles, i bambini scalzi coi ventri gonfi per fame. (Igor Man, Stampa, 3 settembre 1985, p. 4, Esteri) • «Prima – dice Nancy Brilli – io abitavo, nella finzione, in un lindo e pinto condominio di Ponte Milvio, con il mio fidanzato, interpretato da Antonello Fassari ma, quando lui mi lascia, mi ritrovo "single", pina di paure, di incertezze». (Giovanna Grassi, Corriere della sera, 19 novembre 1995, p. 45, Spettacoli) • Second hand in inglese, seconda mano in italiano, la sostanza non cambia: i negozi di cose usate per bambini nascono come funghi in Italia, preferibilmente nelle città di provincia dove più della pubblicità conta il passaparola. Interi corredini, piumini e salopette, abitini da cerimonia, meglio se firmati, passeggini, marsupi, lettini da campeggio: tutto come nuovo, lindo e pinto, ma a prezzi scontati fino al 50 per cento. (Antonella Mariani, Avvenire.it, 17 aprile 2001, Agorà) • Dopo il servizio di Leggo, è tornato lindo e pinto. Il Comune ha ripulito il sottopasso di viale America, all'Eur. La pulizia è stata sollecitata anche dai residenti dopo settimane in cui l'inciviltà regnava padrona nonostante gli annunci a tutto volume del Campidoglio che lo inaugurò in occasione del battesimo della Formula E, rilanciando un sistema di sorveglianza di ultima generazione. (Leggo.it, 2 luglio 2018) • Stradine a collegare frazioni linde e pinte: nessuna vettura, qualcuno cammina, cani alla ricerca di coccole, vetrine di bar fuori dal tempo. Agnellini bevono avidamente il latte materno. Pale eoliche e cappellette votive, alcune sono ripari con sedili. Donne negli orti ci offrono cavoli dall'alto fusto, uomini ci vorrebbero offrire un digestivo: decliniamo l'invito. (Anna Rastello, Riccardo Carnovalini, Repubblica.it, 4 novembre 2020, Dossier Viaggi).

Composto dagli agg. lindo e pinto, dal p. pass. del v. pingere (propriam. ‘dipingere’).

Già attestato in Francesco De Sanctis, Scritti varii inediti o rari, Napoli, Morano, 1898 (s. v. pinto1, in GDLI).

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