Istinto

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istinto


s. m. [dal lat. instinctus -us, der. di instinguĕre «eccitare»]. – 1. In senso stretto, impulso, tendenza innata che provoca negli animali e nell’uomo comportamenti che consistono in risposte o reazioni caratteristiche, sostanzialmente fisse e immediate, a determinate situazioni; in partic., nell’uomo, ogni propensione naturale che, anche in contrasto con la ragione, spinga gli individui a compiere atti o a seguire comportamenti proprî di tutta la specie umana, eventualmente comuni ad altre specie: l’i. della conservazione; l’i. materno; l’i. sessuale; seguire, frenare, vincere l’i. o i proprî i.; cedere, ubbidire, resistere agli istinti. In etologia, il termine è passato a indicare l’insieme di quei comportamenti altamente specifici ed ereditarî, organizzati in sequenze ordinate (in parte modificabili attraverso l’apprendimento), che, scatenati e indirizzati da stimoli interni o esterni, hanno come fine immediato la rimozione di una tensione somatica o di uno stato di eccitazione, e concorrono alla conservazione dell’individuo o della specie. In psicologia, schema di comportamento biologicamente determinato, orientato a determinati fini e relativamente poco suscettibile di variazioni individuali, talvolta di elevata complessità, e caratterizzato da specifiche correlazioni interindividuali e ambientali; in psicanalisi il termine è usato talvolta come sinon. di pulsione (come per es. nella locuz. i. di morte). 2. Con sign. più ampio, nel linguaggio com., inclinazione, disposizione innata dell’animo, indole, temperamento, natura particolare di un individuo: avere buoni, cattivi i.; i. nobile, volgare; un uomo di i. animaleschi; è generoso per istinto; o, in relazione a determinati atti e comportamenti, impulso naturale, movimento spontaneo dell’animo, indipendente dalla ragione e dalla volontà: seguire l’i. del cuore; agire d’istinto; fare qualcosa per istinto o come per istinto, senza l’intervento della riflessione. Talora con sign. affine a intùito: avere l’i. degli affari, l’i. del poliziotto; col suo i. di vecchio mercante non poteva ingannarsi. 3. Raro, con il primo sign. ma riferito anche alle cose inanimate: Tutte nature ... si muovono a diversi porti Per lo gran mar de l’essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver’ la luna; Questi ne’ cor mortali è permotore; Questi la terra in sé stringe e aduna (Dante).