Iperbòlico

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iperbolico


iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile iperbolico. Per estens., esagerato, eccessivo, smisurato: lodi, promesse i.; chiedere una cifra i.; e fig.: un’ornamentazione i.; un’impresa iperbolica. 2. Che ha relazione con la curva dell’iperbole o con l’equazione che la rappresenta. a. In matematica: ente i., ente di cui una qualsiasi proprietà essenziale sia collegata con un’equazione di secondo grado avente radici reali e distinte; curva i., lo stesso che iperbole di ordine superiore; con riferimento a una superficie, punto i., punto tale che il relativo piano tangente intersechi la superficie secondo una linea avente in quel punto un punto doppio nodale. Geometria i., geometria non euclidea nella quale da un punto esterno a una retta in un piano si possono condurre due parallele, e nella quale la somma degli angoli di un triangolo è minore di 180°. b. Nella navigazione aerea e marittima, detto di alcuni sistemi di radionavigazione che si valgono di radiosegnali emessi da un certo numero di coppie di stazioni trasmittenti fisse opportunamente dislocate a terra così che, da bordo, mediante un adatto ricevitore, si misura la differenza fra i tempi impiegati dai due segnali: il luogo dei punti nei quali tale differenza ha un certo valore è un’iperbole. c. In astronautica, è detta velocità i. la velocità che un veicolo spaziale deve avere per allontanarsi indefinitamente dalla Terra lungo un ramo di iperbole avente uno dei fuochi nel centro della Terra. ◆ Avv. iperbolicaménte, per iperbole, facendo uso di iperboli: parlare iperbolicamente; in modo esagerato, eccessivo: un prezzo iperbolicamente alto.

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