Intermittente

Neologismi (2008)

intermittente


s. m. e f. Lavoratore con contratto a tempo determinato, al quale si richiedono prestazioni lavorative a intervalli più o meno regolari. ◆ [tit.] Gli intermittenti francesi arrivano a Genova / Contro le manovre del governo Raffarin [testo] Hanno iniziato a far parlare di loro sin dal 1° gennaio, con l’occupazione di Villa Medici a Roma, protestando contro il nuovo protocollo che riforma il diritto al reddito integrativo in Francia. Sono gli intermittenti dello spettacolo francesi che con quest’azione hanno aperto in grande stile la loro campagna europea. I Précaires Associés de Paris sono tornati in Italia il 30 gennaio, arrivando questa volta a Genova. (Emanuela Del Frate, Liberazione, 1° febbraio 2004, p. 20, Le Culture) • In Francia, sono note le lotte degli intermittenti che si stanno estendendo anche in Belgio e in Olanda (dove da poco circola una rivista su questi temi, Greenpepper). Nel Nord Europa, dall’Irlanda alla Finlandia, si è costituita una rete del precariato sociale. (Andrea Fumagalli, Manifesto, 12 gennaio 2005, p. 6, Verso sinistra) • Sulle rive della Senna scopri lampi di guapperia assistenzialista che si pensava abbonata alle sciagure delle nostre questioni meridionali. Simone Signoret, per sfortuna universale del cinema, è morta nel 1985. Il cantante Joe Dassin, voce indimenticabile, non è più quaggiù dal 1980. Son tristi notizie scritte nei libri di storia, ma che non palpitano nelle pratiche intricate e un po’ gogoliane della Cassa assistenza riservata agli intermittenti dello spettacolo. (Domenico Quirico, Stampa, 4 febbraio 2008, p. 13, Estero).

Uso sostantivale dell’agg. intermittente, ricalcando il s. m. fr. intermittent (‘lavoratore con contratto a termine’).

V. anche contratto a chiamata.