Interdizióne

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interdizione


interdizióne s. f. [dal lat. interdictio -onis, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In genere, divieto, proibizione fatta da un’autorità: i. dell’accesso in zone militari; trattative per l’i. delle armi atomiche e nucleari. Con accezioni specifiche: a. Nel linguaggio giur., esclusione della capacità di agire o dell’esercizio di determinati diritti, che consegue a uno stato d’infermità mentale accertata dal giudice (i. giudiziale) o a una sentenza di condanna (i. legale; i. dai pubblici uffici; i. dall’esercizio di una professione o di un’arte); chiedere, ottenere l’i.; pronuncia d’interdizione. b. Nel diritto canonico, sinon. poco com. di interdetto. c. I. sacrale, lo stesso che tabù. 2. Nel linguaggio milit.: a. Azione (o tiro) d’interdizione, azione delle artiglierie per impedire al nemico di sviluppare attività di fuoco o di movimento, e per ostacolare o addirittura inibire il funzionamento dei suoi comandi, dei suoi organi logistici e della sua organizzazione di osservazione. b. In campo aerotattico, l’azione aerea effettuata da velivoli caccia-bombardieri, diretta a prevenire e ostacolare i movimenti del nemico, o a distruggere le sue linee di comunicazione. 3. In linguistica, i. di vocabolario (detta anche tabù lessicale), la proibizione – dovuta a credenze religiose, a superstizioni, al senso delle convenienze, del pudore, ecc. – di usare determinate parole, le quali perciò vengono sostituite con eufemismi, cioè con sinonimi, metafore, perifrasi o con forme alterate per metatesi o altro cambiamento di fonemi (una forma di interdizione è anche l’antifrasi). 4. Nel gioco del calcio, intervento di un giocatore avente lo scopo di impedire o di ostacolare il coordinamento e lo sviluppo delle azioni avversarie: centrocampista con compiti di interdizione. 5. In elettronica, regime di funzionamento di un tubo termoelettronico nel quale l’intensità della corrente anodica è nulla: portare un triodo all’i., far sì che si annulli la sua corrente anodica; potenziale di i. anodico (oppure di griglia), in determinate condizioni di lavoro del tubo, il valore massimo del potenziale anodico (oppure di griglia) per il quale si ha l’interdizione. Analogam., per un transistore, il regime cui corrispondono i più bassi valori dell’intensità della corrente utile (normalmente, quella di collettore).

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