Inchiodare

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inchiodare


v. tr. [der. di chiodo] (io inchiòdo, ecc.). – 1. a. Fissare, unire, configgere, con uno o più chiodi: i. un’asse; i. una tavola all’altra (o sull’altra); i. il coperchio alla cassa; gli inchiodarono le mani alla croce; i. un uscio, una finestra, fermarli con chiodi in modo che non si possano aprire; con riferimento a cavalli, buoi, ecc., pungerli nel vivo col chiodo durante la ferratura. b. Rendere inutilizzabile al fuoco un pezzo di artiglieria, asportandone una parte indispensabile al funzionamento (di solito l’otturatore o parte di esso), operazione corrispondente a quella che, nelle antiche artiglierie ad avancarica, si effettuava piantando un chiodo nel focone. c. fig. Fermare, immobilizzare: i. l’automobile, i. le ruote sull’asfalto, con una frenata pronta e decisa; il cappello a gran penne, che mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo (Manzoni); con un pugno in petto lo inchiodò al muro; e nell’intr. pron.: quel pensiero gli s’era inchiodato nel cervello. Nel gioco degli scacchi, i. un pezzo, un pedone (avversario), togliergli la possibilità di movimento, quando, essendosi messo in posizione di difendere il re (o altro pezzo di valore) dall’offesa avversaria, non può più lasciarla finché la minaccia dura. In senso più astratto, fermare una situazione al punto in cui si trova, impedire che essa muti o si alteri: c’era una grande utilità d’inchiodare (mi sono servito di questa espressione) queste cifre per l’esercizio amministrativo di questi anni (Q. Sella); anche nel linguaggio comm.: i. i prezzi di mercato. Con altro senso fig., i. qualcuno alle proprie responsabilità, metterlo in condizione (con prove o dati di fatto o argomenti inconfutabili) di non poter negare la responsabilità di quanto gli viene contestato, e di doversi assumere gli obblighi che ne derivano; i. qualcuno alle parole dette, a un atto o a un gesto, vederlo, giudicarlo e sim. in stretta dipendenza di essi, prescindendo da altri aspetti, fatti o circostanze. 2. Con uso fig. e rifl., inchiodarsi, nel linguaggio fam., indebitarsi (con allusione al sign. 3 di chiodo): per mantenere il figlio agli studî si è inchiodato con mezzo paese. ◆ Part. pass. inchiodato, anche come agg.: una cassa col coperchio inchiodato; in usi fig., immobile, fermo, fisso, attaccato: essere inchiodato in o nel letto, per malattia; sta sempre inchiodato al suo tavolo da lavoro; vendere a prezzi inchiodati, fissati in modo da non poter essere rialzati per un certo periodo di tempo; essere, rimanere inchiodato, nel gioco degli scacchi, di pedone o altro pezzo che non ha possibilità di movimento per non mettere sotto scacco il re o perdere altro pezzo importante; quella testina bassa col mento inchiodato sulla fontanella della gola (Manzoni). In araldica, attributo del cancellato e del cancello, dell’inferriato e dell’inferriata con gli incroci delle cotisse e delle traverse, dei bastoni e dei contrabastoni caricati di teste di chiodi di smalto diverso.

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